La qualificazione è ancora viva, anche se il gelo di Norvegia ha frenato l'entusiasmo nella corsa europea della Lazio. Ma a lasciare acceso il fuoco della speranza contro il Bodo ci ha pensato Chirstos Mandas. Il portiere greco di coppa che già con l'Atalanta aveva esaltato i tifosi biancocelesti e che stasera al Polo Nord ha evitato che il punteggio diventasse ancora più pesante compromettendo davvero l'accesso in semifinale di Europa League. "Si è meritato il posto da titolare", aveva detto Baroni alla vigilia. Una scelta quando mai azzeccata. Mandas ha aperto la (sua) serata magica con una paratona su Hauge, ma il meglio lo ha lasciato sul finale quando ha evitato con interventi prodigiosi su Saltnes e Bjortuft due gol praticamente fatti a un soffio dal triplice fischio. E ora il greco vuole mettere le mani anche sul derby, la partita in cui ha esordito lo scorso anno nella sfida di Coppa Italia vinta dalla Lazio per 1-0. Una mossa a sorpresa quella dell'ex tecnico Sarri visto che Mandas figurava all'epoca come terzo portiere alle spalle di Provedel e Sepe.
Cambiano le gerarchie: ecco chi è Mandas, il portiere che voleva tirare i rigori
Un investimento dell'ultimo giorno di mercato estivo del 2024 quello di Mandas che oggi è in vantaggio su Provedel in vista delle ultime 7 giornate di campionato e della gara di ritorno col Bodo che resta "rimontabile" proprio grazie ai suoi interventi. Una scommessa vinta visto che il portiere greco classe 2001 in quei giorni era reduce con l'Ofi Creta, il club dal quale la Lazio lo ha comprato, da un 3-0 contro l'Asteras Tripoli. Il giorno dopo però gli squillò il cellulare e rimase del tutto spiazzato nello scoprire che lo voleva addirittura una squadra di Serie A. "È sempre il primo ad arrivare a Formello e l'ultimo ad andarsene", ha raccontato dopo pochi giorni capitan Zaccagni. Ma allenatori e compagni ne hanno ammirato nel corso del tempo soprattutto le doti tecniche e temperamentali. E pensare che da piccolo Mandas in porta non ci voleva nemmeno andare. Per convincerlo l'allenatore gli disse che se avesse giocato lì, per ricompensa, gli avrebbe fatto calciare i rigori e le punizioni. Ma la vera dote Christos ce l'aveva tra le mani. Basti pensare che è stato il portiere più giovane a esordire nel campionato greco (aveva 16 anni, 7 mesi e 18 giorni). Piccola curiosità: nel 2017 aveva fatto un provino con la Fiorentina che però lo aveva scartato.