La mente del centrocampo torna al suo posto e ora la Lazio vuole tornare a ragionare per bene dopo il pesante ko di Bodo. Domani nel derby contro la Roma, infatti, Baroni riavrà a disposizione Nicolò Rovella. Un recupero fondamentale per i meccanismi del gioco del tecnico che in Norvegia ha dovuto fare a meno dell’azzurro causa squalifica. A 23 anni Rovella ha già dimostrato di potersi prendere responsabilità da leader. E se Nicolò gira la Lazio va, ormai è appurato. Nelle ultime settimane prima della pausa, complice anche un piccolo affaticamento muscolare, Rovella ha saltato due partite di fila: il match europeo con il Plzen, appunto, e quello casalingo contro l’Udinese prima di essere out anche in Norvegia. Nella sfida al Dall'Ara con il Bologna era rientrato in campo, ma solo per naufragare con il resto della squadra in una delle prove più deludenti della stagione.
Il piccolo Modric vuole il riscatto nel derby
Passaggi a vuoto che obbliga Baroni e lo spogliatoio a una reazione immediata. Compreso Rovella, ovviamente, il centrocampista che - insieme a Guendouzi - ha fatto le fortune della linea mediana (e non solo) nell'avvio di stagione turbo della Lazio. “Il mio idolo è Modric”, ha detto più volte Nicolò che con il campione croato condivide anche una discreta somiglianza fisica. Già a gennaio per l’ex Genoa sono arrivate proposte da far tremare i polsi, ma Lotito è stato chiaro e non vuole privarsi di uno degli acquisti più sorprendenti di tutta la serie A. La Juventus, infatti, ha deciso di privarsene nell’estate del 2023 come fatto con altri giovani poi esplosi altrove. Esempi? Soulé, Huijsen, Fagioli e appunto Rovella. La Lazio ne ha approfittato e ora quei 17 milioni che sembravano un’enormità sono meno della metà del valore di Nicolò. Che ora vuole riscattare il derby d’andata in cui è stato protagonista anche di sfottò da parte di Paredes e compagni. Fin qui il suo rapporto con la stracittadina è stato conflittuale, almeno in campionato dove sono arrivate due sconfitte e 1 pareggio nelle ultime tre sfide. Nella vittoria in coppa Italia, invece, Rovella entrò solo a 20’ dalla fine contribuendo comunque al successo di Zaccagni e compagni.