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Bove piange con i tifosi della Roma: il racconto di un omaggio da brividi

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Bove piange con i tifosi della Roma: il racconto di un omaggio da brividi
Alla fine della partita contro la Fiorentina, Edoardo si è preso l'abbraccio dei suoi (ex) tifosi e ha unito i giocatori che sono rimasti in campo a guardarlo. In lacrime pure loro

C'è chi dice che il punto più alto della Roma degli ultimi due anni porti la firma di Edoardo Bove. Perché quando ha segnato il gol al Bayer-Leverkusen, che fece la differenza nella semifinale di Europa League, i tifosi hanno provato una felicità che mai, almeno finora, è tornata. Sarà (anche) per quello che oggi i romanisti hanno voluto restituire a Bove un po' di quella felicità. O, almeno, un abbraccio grande come tutto l'Olimpico e forse pure come il Franchi. Perché se, in campo, Roma e Fiorentina se ne sono date, e dette, di tutti i colori, quando Bove è andato a prendersi l'omaggio annunciato dei romanisti tutti sono rimasti: Mancini lo ha abbracciato, Pellegrini e Dybala erano commossi, i suoi compagni della Fiorentina anche. Sono restati mentre lui, in lacrime, è andato prima sotto al settore ospiti e poi sotto la Curva Sud. È come se tutti avessero voluto guardargli le spalle, mentre faceva una delle camminate più lunghe e difficili della sua vita. Perché Bove è un professionista ma è anche un tifoso della Roma. E perché non lo sa se tornerà su un campo da calcio. Lo spera, combatterà per farlo, ma non può saperlo. E allora il (quasi) ventitreenne di oggi ha lasciato spazio al ragazzino che era e che quella stessa curva la viveva prima da tifoso e poi da calciatore. I romanisti lo hanno abbracciato tanto oggi: hanno cantato per lui, gli hanno gridato "noi non ti lasceremo mai" e poi: "Che sarà sarà". Gli hanno scritto forza, lo hanno invitato a sognare ancora, lo hanno applaudito e chiamato fin dal riscaldamento. E non importava che a seguirlo ci fosse una troupe di Netflix e non importava neppure il risultato. L'abbraccio a Edoardo ci sarebbe stato lo stesso perché la Roma voleva così e la Fiorentina, ovviamente, era stata informata di tutto.

Bove, le lacrime e lo scalino dell'Olimpico

Ieri, alla presentazione dell'accordo tra la società viola e la Boreale, il club dove è cresciuto Bove prima di arrivare nel vivaio giallorosso, qualcuno immaginava che l'emozione oggi sarebbe stata forte. Magari non così, ma forte. Lo stesso Edoardo la "temeva" un po'. Ma alla fine si è lasciato andare ed è stato sacrosanto. Salutati i tifosi, una volta rientrato nella pancia dello stadio, è crollato: si è seduto sugli scalini diventati "famosi" nel 2017, quando Totti aspettava di essere salutato da tutto lo stadio, ed è scoppiato a piangere. A stargli accanto il suo agente, Tavano, e gli amici di sempre Di Giannantonio e Cobolli. È finita così, almeno per oggi. Ma con una certezza: che sarà sarà, Edoardo, Roma, e l'Olimpico saranno sempre casa tua.

 

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