Impresa, perché di questo si deve parlare quando butti fuori dalla Champions due favorite assolute come Bayern Monaco e Barcellona. Se lo fai in modo spettacolare e meritato come accaduto ieri all'Inter allora l'impresa diventa leggenda. La squadra di Inzaghi ha ribattuto colpo su colpo alle giocate di Yamal e compagni, fino al ko finale grazie ai gol di due giocatori italiani come Acerbi e Frattesi e alle parate di Sommer in un San Siro da urlo. Magari con un possesso palla meno spettacolare e armonico, ma con tanto carattere e disciplina tattica rapportata ai pregi e difetti di un avversario che sembrava imbattibile. E anche con giocate tecnicamente di gran livello (vedi la serpentina al 99' di Thuram). Uno spettacolo visto in tutto il mondo che riabilita il calcio italiano duramente attaccato qualche ora prima dal presidente Uefa Aleksander Ceferin: "Tra i grandi Paesi, l’Italia ha di gran lunga gli stadi peggiori. A essere onesto, sono un po’ stanco di queste discussioni italiane sulle infrastrutture, perché tutto ciò che vediamo sono solo parole. Spero che l’Italia faccia qualcosa. I club hanno bisogno di supporto dalle istituzioni, dai comuni e anche da investitori privati. È tempo di agire, perché la situazione è pessima”. Forse è vera, ma chi era a San Siro ieri potrebbe pensarla diversamente.
Non solo Inter. Ecco gli altri successi recenti del calcio italiano
Ma è davvero un caso sporadico o un evento eccezionale? La storia recente delle competizioni europee dice di no. L'Inter, infatti, due anni fa giocò alla pari la finale col Manchester City andando vicinissima al pareggio con Lukaku. In quella stagione ad arrivare (quasi) fino in fondo erano state anche Milan e Napoli. In Europa League l'Italia ha fatto ancora di più la voce grossa andando per due stagioni di fila in finale con Roma e Atalanta. Ai giallorossi di Mourinho fu "scippato" il trofeo da Taylor mentre la squadra di Gasp lo scorso anno ha annichilito il Leverkusen. Anche la Conference ha parlato italiano, prima con il successo della stessa Roma poi con le due finali della Fiorentina. Insomma il calcio italiano c'è, è forte e presente ancora anche se ovviamente non può contare sui budget enormi di Premier League o del Real Madrid. Un segnale anche per Spalletti e per la Nazionale. In finale a Monaco di Baviera, infatti, ci saranno diversi azzurri: da Acerbi a Frattesi passando per Barella, Bastoni, Dimarco e Darmian. E stasera li raggiungeranno uno tra Donnarumma e Calafiori. In tutto sarebbero 7 su 22, niente male. Anche senza stadi all'avanguardia.