L'ultimo Clasico, anche se con uno come lui la certezza è meglio non sfoggiarla troppo. Carlo Ancelotti oggi contro il Barcellona si gioca la residua speranza di rimonta e un commiato felice al Real Madrid dove il suo nome è inciso a lettere d'oro nella storia del club più titolato al mondo. Carletto, infatti, dopo la maxi-sfida della Liga che vedrà tutto il mondo saluterà ufficialmente il Real per la seconda volta. Nelle due avventure a Madrid sono arrivate: 3 Champions League, 3 coppe del Mondo per club, 2 scudetti, 3 Supercoppe Uefa, 2 coppa di Spagna e altre due supercoppe iberiche. Un totale di 15 trofei, e la speranza di chiudere a 16 non è ancora tramontata alla fine della sua stagione più difficile. Praticamente in sei stagioni al Real ha vinto i trofei che nella storia mediamente vince un club di buon livello. Al suo posto arriverà Xabi Alonso di cui ieri Ancelotti ha parlato più che bene. Un'eredità pesante, davvero.
Ancelotti e il Brasile, la sfida impossibile
Tutti gli occhi, quindi, saranno ancora su Carletto che al termine della sua seconda avventura al Real deciderà definitivamente se accettare la ricca e ambiziosa proposta del Brasile. in fondo ad Ancelotti manca solo di compiere un miracolo con una nazionale, e quella verdeoro non vince un Mondiale dal 2002. Troppo tempo per un Paese che vive di calcio. Qui ritroverebbe Rodrygo e Vinicius e avrebbe l'appoggio totale della Federazione. L'ultima speranza per la Seleçao si chiama propio Ancelotti, il tecnico più vincente della storia del calcio. L'allenatore che ha vinto ovunque è andato: dal Milan al Chelsea passando per Psg e Bayern Monaco. Gli sono mancati i trofei solo a inizio carriera con la Juve e nelle parentesi con Everton e Napoli. Anche da giocatore Carlo si è portato a casa 14 titoli tra Roma e Milan, le due squadre italiane che porta nel cuore e dove (chissà) magari un giorno tornerà.
L'ultimo Clasico e la lunga luna di miele
Intanto si gode il suo ultimo Clasico non senza una frecciata al cuore del Barcellona: "È sempre una partita speciale e sarà l’ultimo della stagione perché loro non sono al Mondiale per Club (risate, ndr)". Se vogliamo l’unico momento della conferenza che ha fatto da preludio all’addio ad Ancelotti è stata la risposta sulla sua luna di miele col Madrid, quando gli hanno chiesto se ha la sensazione che stia finendo: “No, perché la mia luna di miele con questo club non finirà mai, continuerà per sempre e non c’è altro da aggiungere. Il Real Madrid come il Milan è una di quelle squadre che restano nel cuore più di altre per il tempo passato nel club e perché qui sto molto bene. Non so cosa sarà della luna di miele come allenatore, ma come persona continua. Come in tutte le relazioni all’inizio c’è tanta passione, poi crescono l’affetto e tante altre cose, per questo dico che la luna di miele col Real Madrid durerà fino all’ultimo giorno della mia vita”.