Quasi due miliardi di euro in meno di nove anni. Pep Guardiola è probabilmente l'unico allenatore al mondo a non potersi davvero lamentare del mercato in entrata. Con l'acquisto di Tijjani Reijnders dal Milan per circa 70 milioni, infatti, il suo City si conferma la squadra più spendacciona del mondo. Da quando, nel 2016/17, gli sceicchi hanno deciso di puntare tutto sull’allenatore catalano la squadra, che ormai surclassa lo United, ha speso 1,75 miliardi. Praticamente sono stati esauditi tutti i sogni di Guardiola che riceve circa 23 milioni di euro all’anno . Con un monte ingaggi folle (siamo sui 350 milioni all’anno) e un costo della rosa attuale, se vediamo solo i soldi spesi per i cartellini di ogni calciatore, di 995 milioni di euro.
Un impero che ha portato 18 trofei
Numeri surreali, che hanno portato 18 trofei (tra cui sei Premier League) e la Champions di due anni fa oltre al Mondiale per club. Basti pensare che solo nel mercato di gennaio Mansourha acquistato Omar Marmoush (dall’Eintracht Fancoforte, per 75 milioni), Nico González (dal Porto, 60 milioni), Abdukodir Khusanov (dal Lens, 40 milioni), Vitor Reis (dal Palmeiras, 37 milioni) e Juma Bah (dal Valladolid, sei milioni). In totale, basta fare delle semplicissime addizioni, il City ha investito 218 milioni di euro per quattro giocatori da inserire subito nella rosa di Pep Guardiola che era in piena crisi in Premier e in Europa e che ora si giocherà il Mondiale per club con un campione in più. Alla faccia del Fair Play finanziario insomma. Il City ha investito più denaro rispetto a quanto abbiano fatto tutte le squadre di Liga (26 milioni complessivi), di Bundesliga (169 milioni) e di Ligue 1 (201 milioni). E ne sono partiti altri 70 per Reijnders.
Quanti colpi, ma ora i City rischia grosso
Ora sta a Guardiola dimostrare che l'anno passato è stato solo un anno sabbatico. Tra i 20 colpi più importanti e costosi della storia Manchester City troviamo praticamente tutti giocatori presi durante l'era Guardiola. Comanda ancora Grealish pagato 117 milioni dall'Aston Villa nel 2022. Al secondo posto Josko Gvardiol, difensore da 90 milioni arrivato dal Lipsia un anno fa. Al terzo Kevin De Bruyne (77 milioni) ora in partenza per Napoli. Nella top 20 figurano anche: Marmoush, Ruben Dias, Rodri, Mahrez, Haaland e Sterling. Insomma ciò che Guardiola chiede diventa realtà, a parte rare eccezioni. Il tutto mentre si attende ancora la sentenza sulle presunte 115 violazioni delle regole del Fair Play Finanziario della Premier League, che coprono un periodo tra il 2009 e il 2018. Le accuse sono di mancata fornitura di informazioni finanziarie accurate per ben nove stagioni, dettagli incompleti sui pagamenti a Roberto Mancini tra il 2009 e il 2013. Dettagli incompleti sui pagamenti a vari giocatori dal 2010/11 al 2015/16. Violazioni delle norme sulla sostenibilità finanziaria sia della UEFA che della Premier League. Dovesse essere ritenuto colpevole, il Manchester City rischia grosso. Si va da una pesantissima multa, ingente anche per le ricchissime casse emiratine. Poi una fortissima penalizzazione di punti e il blocco del mercato.