Il Torneo Manlio Selis è finito con il successo del Flamengo, abile a mettere sotto il Milan per 2-1 nella finalissima della manifestazione. A strappare però le lacrime ci hanno pensato con una lettera i piccoli della Lokomotyv Kyiv, arrivati dal’Ucraina: “Per cinque giorni ci avete regalato qualcosa che per noi è un sogno:giorni senza guerra. Giorni senza allarmi, senza esplosioni, senza paura.Abbiamo visto il sole, non il fumo. Abbiamo ascoltato il mare, non le sirene. Abbiamo vissuto da bambini, semplicemente… giocando a calcio. Questo torneo non è solo una competizione. È un simbolo. Di speranza. Di pace. Di amicizia vera. Con tante squadre qui siamo diventati amici. Abbiamo riso, ci siamo abbracciati, ci siamo rispettati. E questo vale più di qualsiasi gol. Veniamo da un Paese che oggi lotta per la libertà. E la vostra presenza, il vostro applauso, il vostro sorriso ci hanno dato forza. La forza non è solo vincere. La vera forza è restare umani nei momenti difficili. È continuare a sognare anche quando il mondo cade. E voi ci avete aiutato a credere ancora”.
Torneo Manlio Salis, i premi
Miglior portiere professionista: Orsini Carlos Maria (Milan)
Miglior portiere dilettante: Policella Pierpaolo (Club Olimpico Romano)
Miglior difensore professionista: Pedro Dos Santos (Atalanta)
Miglior difensore dilettante: Iacomino Andrea (Urbetevere)
Miglior centrocampista professionista: Joao Vitor (Flamengo)
Miglior centrocampista dilettante: Vastarella Dylan (Emanuele Troise)
Capocannoniere del torneo: Paulo Cezar (Flamengo)
MIglior attaccante dilettante: Morini Leonardo (Urbetevere)
MVP KLASS: Davi Rodriguez (Flamengo)
Miglior allenatore professionista: De Francesco Francesco (MIlan)
Miglior allenatore dilettante: Simone Faret (Pirri)
Premio Fair Play: Lokomotyv Kyiv