PARMA - Amarcord allo stato puro, per sortire l'effetto sperato. Quello di una nostalgia per il calcio di due-tre decenni fa e i suoi interpreti, convogliati in questa domenica a Parma con bagno di folla incorporato. Già, l'Emilia come zona nevralgica per rivivere i bei tempi andati: da queste parti una volta si affastellavano trofei anche europei. E in regione non c'è una città più internazionale di Parma, che nel suo weekend lungo ha assaporato uno dopo l'altro i maggiori protagonisti del calcio visti a cavallo del nuovo millennio. Nella fan zone allestita a due passi dal centro storico, per il consueto raduno di Operazione Nostalgia, la tappa è stata anche presso lo stand di planetwin.news dove sono proseguiti foto e autografi di rito oltre alle interviste.
Parma, grande entusiasmo al Tardini
Mattinata dedicata agli attaccanti, con Alessandro Melli e Maurizio Ganz che hanno preceduto gli interventi di un Pallone d'Oro come Stoichkov affiancato da Bojinov. Giocatori passati dal Parma nella fase più luminosa, mentre le ore pre-partita hanno infiammato le centinaia di tifosi presenti per gli arrivi di Igor Protti - nel prossimo campionato ricorrerà il trentennale della conquista del suo titolo di capo-cannoniere in serie A - e l'acclamatissimo Nicola Ventola. Vagonate di entusiasmo e inevitabile fermento quando nella fan zone ha messo piede Javier Zanetti, leggenda dell'Inter prima di diventarne vice-presidente ai giorni nostri. Il tutto condito dalla simpatia di Sebastien Frey, che nel 2001 lasciò la maglia nerazzurra per trasferirsi proprio a Parma. Argomento di giornata? Il passaggio all'Inter di Chivu, l'allenatore che ha appena salvato la squadra di questa città. Ma anche il terremoto che riguarda la Nazionale non è passato in secondo piano.
Totti show al Tardini
Poi parola al campo, ovazioni e applausi per un pomeriggio che ha unito nel riprodurre (con più di quaranta presenti, tra i calciatori che hanno segnato il periodo a cavallo del 2000) una magica atmosfera. E si è potuto ammirare un gol da centrocampo di Francesco Totti, uno che segue l'istinto e spesso usa il “cucchiaio” come specialità della casa. Oppure il gol sotto l'incrocio di Gianfranco Zola, che da queste parti è ancora un idolo. O l'esultanza col trenino di Ventola a corredo della prima rete. Tutto ciò, dopo la stesura del calendario avvenuta venerdì a Parma. Come a dire: sguardo rivolto al futuro senza mettere da parte quello che il nostro campionato ha prodotto nell'epoca d'oro.