“Chivu all’Inter? È il profilo giusto, gli auguro il meglio". Parola di Adriano. "L'imperatore" ha rilasciato le dichiarazioni nel corso dell'intervista esclusiva rilasciata a DAZN, Familia-Vita di un Imperatore, online da oggi, 16 giugno, sulla piattaforma. "Non è facile da gestire una grande squadra come l’Inter, gli auguro di fare bene".
"Depressione? La gente non capisce". Su Lukaku: "Gioca come me"
Adriano, che in nerazzurro ha segnato 74 reti in 177 presenze, vincendo tre scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane, ha ricordato proprio l'addio ai nerazzurri: “Sono tronato in Brasile perché mi mancava la mia famiglia. Dopo la morte di mio padre non avevo più la testa per poter giocare all’Inter, avrei danneggiato squadra e compagni. È un avvenimento che mi ha ferito tanto. Mio padre non c’era più, sono rimasto io e, come uomo, dovevo aiutare i miei familiari perché loro avevano bisogno di me”. Un passo importante dell'intervista, quello relativo alla depressione: “Le persone non capiscono cosa sia. Sembravo uguale e tutti, ma non era così. Ognuno ha il suo modo di gestire questa cosa, io ho avuto il mio. Ho fatto quello che sentivo nel cuore e nella testa".
"Ancelotti? Scelta giusta"
Tornando all'attualità, Adriano ha detto la sua sul giocatore in cui si rivede maggiormente: "Dico sicuramente Lukaku, gioca come me. Sarebbe stato bellissimo giocare con Conte!”. Infine, su Ancelotti come commissario tecnico del Brasile: "Una scelta giusta: non abbiamo la cultura di giocare tatticamente nel modo corretto. Avevamo bisogno di lui per avere questo tipo di organizzazione, non stavamo giocando nel modo giusto. Sarà dura vincere il Mondiale. Ci sono giocatori che non hanno mai giocato insieme, sono tutti giovani e hanno iniziato ora a giocare insieme. Quindi ora ci vorrà un po’ di tempo per essere una squadra, ma lui grazie alla sua esperienza è l’uomo che può fare questo”.