Restano rabbia e amarezza per com’è finito il cammino europeo dell’Italia U21, con il 3-2 della Germania ai supplementari dopo che gli azzurri sono rimasti in nove per un doppio rosso che ha mandato su tutte lei furie Nunziata. Ma in tribuna, in Slovacchia, dove erano presenti il nuovo ct della maggiore, Gennaro Gattuso, e il capo delegazione, Gigi Buffon, erano comunque soddisfatti, sia del percorso degli ‘azzurrini’ che delle qualità messe in mostra da molti di loro. Perché da lì ‘Ringhio’ attingerà per il futuro. Magari non subito e non nelle turnazioni immediate delle prime convocazioni perché la situazione dell’Italia in vista del mondiale del 2026 non permette grandi esperimenti, ma sicuramente sono diversi i prospetti che possono fare al caso di Gattuso, già a partire dalle prime gare di settembre.
Da Ambrosino a Fazzini, la linea verde azzurra
Un nome più di altri, guardando in prospettiva, può fare al caso dell’Italia. Parliamo di Giuseppe Ambrosino. Un vero e proprio ‘scugnizzo’ come si dice a Napoli, per uno che è nato sulle isole del suo golfo (Procida). La punizione allo scadere con la Germania ha regalato all’Italia u21 i supplementari, ma il centravanti di proprietà del Napoli si è messo in mostra per tutto l’europeo dopo che Nunziata lo aveva portato con sé già all’europeo U19 e al mondiale U20 in Argentina. Lui potrebbe essere la soluzione al ‘problema’ del centravanti che negli ultimi anni ha afflitto l’Italia e solo parzialmente ha risolto Retegui. Ma Ambrosino non è stato il solo a mettersi in luce. Tra centrocampo e trequarti sono tanti i prospetti che possono fare il salto di qualità da qui ai prossimi anni. Da Jacopo Fazzini (Empoli) a Tommaso Baldanzi (Roma), passando per Nicolò Pisilli (Roma) e Cesare Casadei (Torino). Tutti giocatori che, almeno una volta, sono rientrati già nelle chiamate della maggiore tra Roberto Mancini e Luciano Spalletti. Adesso, però, ci si aspetta il salto di qualità per dare continuità perché nei rispettivi club di appartenenza hanno giocato una stagione, quella passata, da titolari o quasi. Sul taccuino di Gattuso, poi, sono finiti anche Ruggeri dell’Atalanta che con Gasperini si era già consacrato la scorsa stagione segnando anche in semifinale di Europa League, poi vinta, contro il Marsiglia. E giocatori come Coppola e Ghirardi del Verona, ma anche Desplanches in porta, tra i grandi protagonisti dell’Europeo under 21. Certo per Sebastiano emergere non sarà facile perché nel suo ruolo c’è un certo Gigio Donnarumma, oggi capitano azzurro e soprattutto tra i migliori portieri al mondo. L’Italia, però, ha comunque una base da cui pescare. Perché è vero che non ci sarà lo ‘Yamal’ di turno, ma ‘i talenti li abbiamo’, parola di Ringhio.