Un cognome e un numero che possono pesare sulle spalle di un ragazzo, ma anche far sognare. Stiamo parlando di Davide Marchisio, figlio d’arte di Claudio, laureatosi campione d’Italia Under 16 con la Juventus. In bianconero ha fatto tutta la trafila delle giovanili, il suo ruolo poi è quello del centrocampista e indossa la maglia numero 8, insomma un vero e proprio erede che si è messo in mostra nel 3-1 all’Empoli che gli ha regalato lo scudetto. E se gli uomini copertina di quella giovanile bianconera sono altri, come Thomas Corigliano o Destiny Elimoghale, forse il talento più splendente delle giovanili bianconere, Marchisio jr. è comunque riuscito a metterci lo zampino nella vittoria, visto che il 3-1 fatto su punizione nasce dal tocco di tacco proprio dell’8 bianconero.

L’evoluzione di Marchisio jr.

Classe 2009, Davide, solamente a gennaio firma il suo primo gol nell’unger 16 e lo fa contro il Parma. Ma la sua è una rete da prima pagina perché mette in luce tutte le qualità del figlio di Marchisio, da quelle fisiche a quelle tecniche. D’altronde non poteva essere altrimenti in un gol nato dopo una corsa in contropiede di 60 metri. Poi una volta giunto al limite dell’area di rigore, con una freddezza degna dei grandi, ha spostato la palla sul destro e ha beffato il portiere gialloblù con un tiro preciso sotto le gambe. Un gol che diventa il simbolo di una crescita e di un potenziale all’epoca ancora inespresso e poi saputo valorizzare da mister Claudio Grauso. Davide, poi, non è il solo figlio d’arte di questi tempi in casa Juventus Ci sono infatti i più famosi Thuram e Weah, eredi di due campioni assoluti del calcio mondiale, senza dimenticare Francisco Conceiçao, figlio di Sergio. Fino ad Alfonso Montero, Filippo e Giacomo Grosso, Michele Scienza e Mattia Barzagli. C’è anche chi poi porta il dna e i geni di ‘Pinturicchio’ e qui parliamo di Dorotea Del Piero nel calcio femminile. E infine c’è Davide, solo l’ultimo a portare il peso di cognomi che sono importanti nella storia bianconera.