È l’anno della rivoluzione, l’AIA sta cambiando e molto cambierà ancora sia dal punto di vista tecnico (Rocchi confermato in AB, Orsato fino a prova contraria in C, Braschi in D), tecnologico (In-stadium VAR announcement, l’annuncio allo stadio dopo OFR o una revisione particolarmente lunga, ci sarà subito anche in serie A, mentre in C e nella A femminile ci sarà il Video Support o VAR light, ovvero senza squadra nel VOR), generazionale (arbitri più giovani e più forti), associativo (dal 2026-27 ci sarà la figura del Direttore Tecnico così da evitare "ingerenze politiche" come le ha definite Zappi) ed economico (con il TFA, il trattamento di fine arbitraggio che è stato deliberato in consiglio federale). Il presidente Zappi con il segretario generale della Figc, Marco Brunelli (Gravina assente perché invitato, in tempi non sospetti, al matrimonio di Tonali, inutili le dietrologie) hanno introdotto la stagione che, di fatto, è iniziata proprio ieri. Gli obiettivi sono a breve, medio e lungo raggio, per tornare ad essere - come categoria - una nazione leader.
Confermato Orsato
Nelle prossime 48 ore Zappi e il Comitato Nazionale comporranno il puzzle degli Organi Tecnici. La prima CAN a partire sarà la C (a Cascia dal 30 luglio al 5 agosto) e a guidarla sarà, sempre che il vento non cambi, Daniele Orsato, dopo una settimana di confronto (anche a brutto muso) con il presidente dell’AIA. Il nodo è legato ai nomi di alcuni vice, in particolare Carbone e Giallatini, i fidi assistenti mondiali che, però, dovrebbero lasciare il campo (e i relativi compensi) per questa nova avventura (ovviamente a scartamento economico ridotto). I tre si sono visti la scorsa settimana nella Capitale. In serie D andrà Braschi, visto che Pizzi salirà in C (e ce ne sarà bisogno).
L'annuncio
Era stato previsto per semifinali e finali di coppa Italia, il destino (fatto, però, dagli stessi arbitri) ha voluto che non ci fosse mai questa novità già presente in Inghilterra e in Germania, oltre ovviamente all’attuale Mondiale per club. Adesso la facoltà di utilizzarlo c’è anche nei regolamenti, la Lega di serie A lo ha chiesto da tempo, a Rocchi e i suoi ragazzi l’onore e l’onere di metterlo in pratica. Un attimo di attesa, invece, per il Video support (o VAR light) in C e in A femminile, la Fifa sta definendo alcuni dettagli, dato che è su scala mondiale ci vuole ancora tempo, ma si farà. Certo, pensare che Orsato, mai stato particolarmente favorevole al VAR, si ritroverà a governare un mini-VAR...
Arbitri più giovani
Saranno arbitri sempre più bravi e più giovani, non ci sarà più l’obbligo di promuovere per forza 5 arbitri, ma «da 3 a 5» così da passare solo le élite. E chi lascia non si troverà per strada: il TFA (a richiesta) non è un obbligo legato al contratto di lavoro, ma una possibilità chi potrebbe avere problemi a reintrodursi, dopo aver dato tutto all’AIA, nel mondo del lavoro. Svolgerà un lavoro in ambito associativo per un periodo successivo alla loro dismissione.