La Serie A si approccia al futuro, alla prossima stagione, attingendo a piene mani dal passato. È evidente e predominante, ormai, la tendenza delle squadre del nostro campionato a optare per profili ampiamente Over 30, spesso verso i 40, per puntellare i propri organici. C’è chi lo chiama effetto amarcord, o il tanto caro “usato sicuro”, e chi, invece, la definisce mancanza di idee. Ma sarebbe sbagliato e ingiusto fare una generalizzazione, dato che ogni giocatore ha una storia a sé e, soprattutto, ogni squadra ha un suo progetto, dove questi elementi di esperienza possono inserirsi in maniera più o meno proficua e intelligente. Ma la tendenza c’è e porta con sé diversi punti di domanda.
Serie A, perché i vecchi campioni scelgono l’Italia
Innanzitutto, bisogna cercare di capire il motivo per cui il nostro campionato attira tanti vecchi campioni. Molti sono i cavalli di ritorno, come Ciro Immobile ed Edin Dzeko, pronti a tornare in Italia dopo le esperienze in Turchia, oppure come Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi, che invece hanno condiviso lo spogliatoio di Toronto. Ma ci sono anche colpi ad effetto come Luka Modric e Kevin De Bruyne, protagonisti assoluti degli ultimi dieci e più anni a livello europeo, ora pronti a calcare i nostri campi. Tra nostalgia di casa, portafoglio e voglia di restare in un campionato competitivo, uno dei motivi per cui la Serie A si sta riempiendo di Over 30 è il ritmo basso a cui si giocano le nostre partite. Un andamento generalmente lento, che favorisce questi talenti indiscussi ma attempati.
L’altra faccia della medaglia
Una tendenza che nasconde un enorme punto di domanda, un lato negativo che rende meno romantica l’idea di accogliere tanti vecchi campioni. Il problema, infatti, sorge quando arriva il momento di confrontarsi con gli altri campionati. In particolare, quando, nelle competizioni europee, le nostre squadre dovranno misurarsi contro le altre big del vecchio continente. Squadre abituate a giocare a ritmi completamente diversi, e contro le quali le italiane già adesso pagano uno scotto in termini di intensità. L’Inter ha dimostrato che l’età non è poi un problema, quando hai un’idea di gioco, e infatti, come detto, sarebbe ingiusto bocciare per principio questi colpi. Ma questo non dissipa i dubbi sulla Serie A amarcord che si sta delineando.