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Inter-Milan, accordo per lo stadio. E a Roma si attendono i ricorsi per i pipistrelli

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Inter-Milan, accordo per lo stadio. E a Roma si attendono i ricorsi per i pipistrelli ANSA
Doppio via libera per il nuovo San Siro che rischia di essere inaugurato prima dello stadio di Pietralata

Milano ce la farà prima di Roma? Anche se non è una gara tra le due città più importanti d'Italia fa rumore l'accelerata per il nuovo San Siro e l'ennesima frenata burocratica per il progetto dei Friedkin a Pietralata. Il nuovo San Siro infatti sta per diventare realtà, almeno sulla carta. E nonostante il vantaggio accumulato dalla capitale in questi anni con il progetto di Tor di Valle prima e con Pietralata oggi. Burocrazia? Sicuro quella romana è più ostica, ma c'è anche una coscienza civile da smuovere. 

Doppio ok per il nuovo San Siro

Ieri era il giorno che avrebbe potuto mettere a serissimo rischio il progetto di Milan e Inter di acquistare l’area del Meazza, abbattere quasi totalmente lo stadio e costruirne un altro a fianco. Invece sono arrivate due novità positive per i sostenitori del nuovo impianto. In primis  il Tar della Lombardia ha respinto la richiesta di sospensiva relativa alla vendita dello stadio e delle aree circostanti presentata dal “Comitato Si Meazza”. Al centro del ricorso l’interpretazione del vincolo storico-architettonico sul secondo anello: secondo il Comune scatterà il 10 novembre 2025, secondo il Comitato è già scattato. Quest’ultima interpretazione renderebbe impossibile la demolizione e, quindi, tutto il progetto del nuovo San Siro. Secondo i giudici invece “le valutazioni espresse nel parere preliminare della competente Soprintendenza non appaiono implausibili”: nella sostanza, resta valida la data chiave del 10 novembre fissata dalla Soprintendenza.  Un passo avanti fondamentale. 

Roma, tutto fermo per i pipistrelli

E a Roma? Oggi si attende l'esito del ricorso presentato dei comitati contro lo stadio di Pietralata. Oggi, infatti, è in programma l'udienza al Tar del Lazio che dovrà decidere in merito all’istanza di alcuni cittadini che chiedono di sospendere l'autorizzazione per gli scavi archeologici. Il motivo? L’abbattimento di 26 alberi che farebbero parte di un’ecosistema in cui vivono diverse specie animali tra cui alcune sotto tutela dell’Unione Europea. In particolare pipistrelli e alcuni uccelli come il picchio rosso o la balia dal collare. Sta di fatto che da 15 giorni gli scavi sono fermi.  “Abbiamo rilevato un'elevata diversità ornitica. Chiediamo nuovi accertamenti prima di stravolgere il loro habitat”, ha confermato a Roma Sound Flavia Sicuriello, ricercatrice di Scienze naturali il cui studio sarà allegato alla documentazione. “Siamo pronti a denunciare e richiedere i danni a chi dovesse danneggiare l'ultimo polmone di Pietralata”, si legge nella nota dei contestatori. A cui si oppone il Comitato di chi è a favore dello stadio: “L’ennesimo ricorso-farsa per tenere Roma nel degrado. Prima erano le rane di Tor di Valle, ora i pipistrelli di Pietralata”. Come dargli torto?

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