Si fa di tutto pur di vincere una partita, ancor di più quando in palio c'è un trofeo, e far innervosire gli avversari è una tattica magari discutibile dal punto di vista del fair play ma capace di dare grandi vantaggi. Ne era ben consapevole Memphis Depay, ex attaccante di Manchester United e Lione che quando non aveva ancora compiuto 31 anni ha deciso di lasciare il calcio europeo e trasferirsi in Brasile, più precisamente al Corinthians. L'olandese è diventato in fretta un idolo a San Paolo, e lo è ancora di più dopo quello che è successo nella notte italiana. È andata in scena la finale di ritorno del campionato paulista contro il Palmeiras e il Corinthians doveva difendere il gol di vantaggio segnato in trasferta all'andata. Gli animi erano già tesissimi, con un'espulsione per squadra (Torres per doppia ammonizione in campo tra i padroni di casa, Ferreira per proteste dalla panchina tra gli avversari) e un rigore che avrebbe riportato la finale in equilibrio sbagliato da Raphael Veiga, quando nel recupero Depay ha deciso di scatenare l'inferno.
La giocata di Depay contro Felipe Anderson
Al sesto dei 18 minuti dell'infinito recupero, il Corinthians sta soffrendo in dieci contro undici, così Depay riceve palla e si avvicina alla bandierina del calcio d'angolo alla sinistra della porta del Palmeiras, classica mossa per mantenere il pallone più lontano possibile dalla propria porta e guadagnare secondi preziosi. L'olandese finge di voler crossare, invece sale sul pallone con entrambi i piedi e rimane in equilibrio per qualche secondo. Mossa poco utile per il gioco ma che ottiene l'effetto sperato da Depay: l'ex laziale Felipe Anderson, entrato da pochi minuti, si sente preso in giro dalla giocata e reagisce con un fallo di frustrazione. Ma questo è solo l'inizio: un altro giocatore del Palmeiras si avvicina per spingere l'olandese che finisce a terra, da lì nasce subito una mega rissa che coinvolge i calciatori in campo e anche quelli di entrambe le squadre che si stavano scaldando nei pressi della bandierina. Ci vogliono diversi minuti per riportare l'ordine, poi l'arbitro con l'aiuto del Var espelle Martinez del Corinthians e Lombo del Palmeiras e ammonisce Ramalho e Alberto del club di San Paolo, nessuna sanzione invece per Depay. Nei minuti rimanenti altri due gialli, uno per squadra, ma a esultare alla fine è Depay e il suo Corinthians, che torna a vincere il campionato paulista a sei anni di distanza dall'ultimo trionfo.