ROMA - "Uhhh". Cristiano Ronaldo avrà ripetuto lo stesso urlo "da Pallone d'oro" quando il postino gli ha consegnato la raccomandata dell'Agenzia Tributaria. Perché quel "POSITIVO" scritto in stampatello sul foglio A4 può scagionare l'attaccante dalle accuse arrivate dopo il caso "Football Leaks". Il Corriere dello Sport è entrato in possesso della lettera che Mendes -il procuratore di CR7- ha in mano per difendersi dal caos degli ultimi giorni. Nelle anticipazioni dell'Espresso, si parla di Cristiano Ronaldo: tra il 2009 e il 2014 la stella del Real Madrid avrebbe trasferito oltre 70 milioni di euro di proventi derivati dagli sponsor nei conti bancari della Tollin, una società registrata alla British Virgin Islands, paradiso fiscale nei Caraibi.

IL DOCUMENTO - Nella lettera che scagionerebbe Cristiano Ronaldo, c'è scritto: «Conformemente ai dati che risultano all'Agenzia Tributaria, il sollecitante (Cristiano Ronaldo) è al corrente dei suoi obblighi tributari in conformità della legge 74.1. Il presente certificato -è precisato- si presenta su petizione dell'interessato ha un carattere di POSITIVO e ha una validità di 12 mesi a partire dal momento della sua spedizione, salvo che la normativa specifica che richiede la presentazione del certificato stabilisca altri termini di validità».