ROMA - «Un ritorno di Prandelli al Valencia? Quello che è certo è che si sono chiariti. Nel calcio mai dire mai…». Stefano Antonelli, intermediario nell’operazione che aveva portato l’ex ct azzurro sulla panchina del club spagnolo, commenta così a proposito dei rapporti tra Prandelli e il Valencia. «Voglio fare una premessa che è d’obbligo: la proprietà del Valencia è una delle più serie che abbia conosciuto in giro per il mondo. Non è ancora una proprietà “di calcio”, ma è destinata a crescere. Prandelli era il viatico giusto per riuscirci. Negli anni a Valencia hanno speso tanti soldi, tra l’acquisizione dei calciatori e altre situazioni. E’ successo che a un certo punto Prandelli ha capito che non era possibile rinforzare l’organico. Il suo gesto ha dato un segnale forte, si è dimesso anche il direttore sportivo, evidentemente la situazione era molto al limite. Ma oggi il rapporto è lineare, cordiale. Prandelli ha chiarito con tutta la struttura societaria. Al momento delle dimissioni non c’erano i presupposti per farlo. Ma a Valencia hanno capito il gesto e chissà che le parti non si ritrovino…». Prandelli ha svolto un ruolo chiave perché Zaza andasse al Valencia: «Era un desiderio primario di Prandelli, gli aveva parlato e lo aveva convinto. Evidentemente per Zaza l’opportunità di trasferirsi al Valencia era superiore alle altre offerte».