ROMA - «Ma come si fa a dare la nazionale argentina in mano a Scaloni? Per carità, bravo ragazzo, ma non potrebbe neanche dirigere il traffico! Con tutto il rispetto eh, ma con tutta la gente che ha dato il sangue per questa maglia tu affidi l'Argentina a lui? E lui dice pure: "sono pronto". Per carità, come ragazzo, andiamo pure a farci un asado insieme, ma come guida della nazionale proprio no». E questa è solo una delle tante perle dell'intervista fiume che Diego Armando Maradona ha concesso al Clarin e che ha come argomento principe, ovviamente, il presente e il futuro della Selección. 

MESSI? FOSSI IN LUI DIREI ADDIO - E per parlare di Argentina, non si può non parlare di Messi. «Avrei voluto che dopo il Mondiale parlasse, e mandasse tutti a quel paese. Non è colpa sua se non abbiamo vinto, anche se su di lui c'erano tutte le pressioni. Gli direi di ritirarsi dalla nazionale, di dire addio. E sai perché? Perché se perde l'Argentina è colpa sua, se perde l'Under 15 è colpa sua, se il calendario mette di fronte Racing e Boca è colpa sua. Sempre colpa sua. Che la smettano, e vediamo a chi daranno la colpa senza di lui»

VORREI MENOTTI COME CT - «Come ct vorrei il Flaco Menotti - continua Diego - tornerei a lavorare anche io con lui a capo di tutte le selezioni nazionali. I nomi che si fanno e che non vogliono, come Simeone, Pochettino, Gallardo? Non vanno a presentare un progetto che già sanno che l'AFA non rispetterà, non rischiano tutto quello che hanno costruito in Europa. E non parlo di soldi, parlo di gloria», conclude.