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Il Boca ricorrerà al Tas: vuole la vittoria a tavolino

EPA
La finale di ritorno della Coppa Libertadores è in programma domenica 9 al Bernabeu di Madrid

Il Boca Juniors ricorrerà al Tas per vedersi proclamato campione della Coppa Libertadores, senza giocare. Lo ha confermato il presidente dei Xeneizes, Daniel Angelici, intervenendo a Cadena Ser, all'indomani del pronunciamento della Conmebol, il massimo organo calcistico sudamericano, che ha ieri respinto il ricorso presentato dal Boca Juniors, che voleva la vittoria a tavolino dopo l'assalto dei tifosi del River nella finale di andata a 'La Bombonera', poi giocata l'indomani, e ha costretto alcuni giocatori del Boca a ricorrere alle cure sanitarie. La finale di ritorno della Coppa Libertadores è in programma domenica 9 al Bernabeu di Madrid.

PRESIDENTE RIVER - Giocare la finale di ritorno della Coppa Libertadores, la Champions sudamericana, a Madrid "è una tremenda vergogna per il calcio argentino". va giù duro il presidente del River Plate, Rodolfo D'Onofrio, in un'intervista rilasciata a "El Pais", a due giorni dal 'Superclasico' che si disputerà al Bernabeu di Madrid domenica pomeriggio. In quell'occasione, ricorda ora il 71enne D'Onofrio, arrivato alla presidenza di River Plate nel 2013, in un'intervista a 'El Pais', "è successo qualcosa di incredibile, non ha funzionato il sistema che avrebbe dovuto garantire la sicurezza". Su una cosa D'Onofrio però non ammette discussioni: il River non ha alcuna responsabilità dell'accaduto perché "la responsabilità del River inizia all'interno della Monumental. Nel momento in cui il Boca lascia il suo hotel, la responsabilità è della sicurezza e questo lo hanno riconosciuto anche le autorità. Noi non abbiamo alcuna colpa, siamo noi i danneggiati", rincara D'Onofrio ricordando che quel giorno alla stadio "c'erano 66mila persone che arrivavano da ogni parte dell'Argentina per assistere a una finale che adesso si giocherà a 10.000 chilometri di distanza. Il Boca ha giocato sul suo campo, noi non giocheremo sul nostro, ma a parte questo, giocare all'estero il 'Superclasico' è una vergogna anche per il Paese che non è in grado di organizzare un evento del genere". I tifosi del River, insiste D'Onofrio, sono i primi ad essere stati danneggiati "per colpa di 40-50 delinquenti. bastava fare prevenzione e non è stata fatta. E così ora il tifoso del River è stato derubato della possibilità di vedere la gran finale".

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