Non avrà riportato "il calcio a casa", come recitava la famosa canzone, ma Gareth Southgate ha riportato l'Inghilterra tra le più grandi nazionali del mondo. Dopo un periodo disastroso nonostante giocatori di caratura internazionale, l'allenatore in sette anni e mezzo ha riabilitato la nazionale dei Tre Leoni con il quarto posto al Mondiale del 2018 e le due finali agli Europei, entrambe perse contro Italia e Spagna. Un grande lavoro che ha fatto guadagnare all'allenatore il titolo di "Sir".
Southgate: "Nazionale? Meglio che sia fuori dai piedi, ora è compito loro"
Southgate in mattinata è stato nominato cavaliere per i servizi resi al calcio inglese: è il quarto ct della nazionale a diventare Sir dopo Winterbottom, Ramsey e Robson. Dopo la nomina, Southgate ha parlato ai microfoni della BBC: "È un po' strano guardare la squadra), ma non mi manca. Penso che sia importante essere su quel divano e fuori dai piedi, ora è compito loro occuparsene e penso che sia importante dare alla squadra più spazio possibile. Finché non perdi quel peso non te ne rendi conto nella vita di tutti i giorni. Ogni ora della mia giornata la passavo pensando a come migliorare l'Inghilterra, a cosa stava succedendo con i giocatori, a come possiamo fare le cose in modo diverso. Penso che qualsiasi leader di grandi organizzazioni pensi costantemente a come svolgere il proprio lavoro nel miglior modo possibile". Sothgate ha infine parlato della critica fatta dal nuovo ct Tuchel sulla sconfitta nella finale dello scorso Europeo contro la Spagna: "Non credo che sia importante come l'ho presa o cosa penso. Penso che la cosa veramente importante per me sia dare alla squadra, all'allenatore, lo spazio per operare. Credo che sia la cosa giusta da fare. Ho vissuto un'esperienza incredibile guidando il mio Paese, ma è giunto il momento che siano loro a portare avanti il loro progetto e io sarò un tifoso a casa a sostenerlo".