Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Real Madrid, Cristiano Ronaldo: «Se tutti fossero come me, saremmo primi»

Getty Images

La delusione del fuoriclasse portoghese dopo il ko nel derby: «Troppi infortuni, preferisco giocare con Benzema, Bale e Marcelo...». Zidane si arrende: «La Liga è andata»

MADRID - «Se tutti fossero al mio livello, saremmo primi». Cristiano Ronaldo non usa mezzi termini dopo la sconfitta nel derby di Madrid, contro l’Atletico. La Liga è andata, come ha precisato l’allenatore Zidane, e il portoghese ha manifestato tutta la propria delusione: «Per la stampa, ogni anno, sono nella m…, ma poi le statistiche dicono ben altro. I numeri non ingannano, è facile».

Il fuoriclasse ha parlato delle numerose assenze: «Non so se sia stata la scarsa preparazione di inizio anno – chiaro riferimento a Benitez -, ma stiamo avendo un bel po’ di infortuni. Non voglio sminuire nessuno, ma preferisco giocare con Bale, Benzema, Marcelo e Pepe. Non che Kovacic, Lucas o Jesé siano scarsi, ma è difficile vincere una competizione quando i migliori sono fuori, questo è il principale fallimento di quest’anno». Sul Barcellona, CR7 dichiara che hanno fatto meglio di loro mentre sulla Champions il risultato è un po’ diverso, dato che ha precisato che «la competizione si può vincere». Cristiano è felice di lavorare con Zidane perché «sta facendo un lavoro fenomenale e bisogna dargli del tempo».

LA PRECISAZIONE DI CR7 - La dichiarazione però non deve essere piaciuta ai compagni di squadra perché in serata, il portoghese, ha tenuto a precisare ai giornali spagnoli che la fase non era rivolta ai suoi compagni ma si riferiva al livello fisico. «Le mie dichiarazioni a fine partita sono state mal interpretate - ha sottolineato Cristiano Ronaldo ad As - Non stavo dicendo che sono migliore degli altri. Mi riferivo alla parte fisica e agli infortuni. Abbiamo avuto infortuni importanti in squadra come quelli di Pepe, Bale, Benzema, Marcelo. E questo ci ha danneggiato e non ci ha permesso di giocare al nostro livello abituale. Ho grande rispetto per i miei compagni e mai li offenderei. Non credo di essere migliore di nessuno».

REAL MADRID-ATLETICO 0-1: LA CRONACA DEL MATCH

CHAMPIONS, CAPELLO: «ROMA NON ANCORA FUORI»

ZIDANE: «LIGA ANDATA» - Poche parole ma inequivocabili: «La Liga è andata». La sconfitta nel derby di Madrid equivale in casa Real ad una dichiarazione di resa, con il Barcellona che domani può andare addirittura +12, e Zinedine Zidane non fa mistero nel riconoscerlo: «Perdere in casa contro l'Atletico è un colpo duro - le sue parole nel dopo partita - ma continuo ad avere piena fiducia nei mie giocatori. È un momento difficile ma dobbiamo essere professionali. Il Real non si arrenderà mai. L'anno prossimo poi ci saranno cambiamenti. Non posso essere felice della partita - aggiunge Zidane, alla prima sconfitta da quando ha assunto le redini della squadra - la cosa importante per me e per la squadra è adesso pensare alla prossima partita. Il campionato è finito, ma la stagione no».

«FLORENTINO VATTENE» - A fine partita il pubblico se l'è presa in particolare con il presidente Florentino Perez invocandone le dimissioni. Raffiche di fischi sono state riservate a Isco e James, i due giocatori che più, secondo la tifoseria, hanno deluso.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi