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“Luis Suarez è da psichiatra!”. Parola di Daniel Fonseca

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“Luis Suarez è da psichiatra!”. Parola di Daniel Fonseca AP

Intervento a gambe unite dell'exagente del bomber blaugrana, che reagisce con ferocia all'accusa da parte del vecchio pupillo di dovergli un'ingente somma dal 2006. L'excalciatore, poi, rincara la dose, alludendo a un oscuro episodio del passato.

BARCELLONA (SPAGNA) - Luis Suarez è uno psicopatico!”. Non le manda a dire Daniel Fonseca, che attualmente opera come procuratore e che, proprio in queste vesti, ha accompagnato l’avvio della carriera del superbomber del Barça. A scatenare l’ira dell’exattaccante di Cagliari, Napoli, Juventus e Roma alcune dichiarazioni rilasciate dal Pistolero, nel corso di un intervista concessa alle telecamere di Montecarlo TV, in cui il centravanti blaugrana assicurava che il vecchio agente gli doveva 200mila dollari dai tempi del suo trasferimento dal Nacional di Montevideo agli olandesi del Groningen. “Sta mentendo”, la risposta inferocita del Castoro ai microfoni di Radio1010. “Tutti sanno che ha dei problemi psichici, per questo lo sta seguendo uno psicologo, però mi sembra che non stia ottenendo troppi risultati. Forse dovrebbe cambiare terapeuta, oppure passare direttamente allo psichiatra”. Non pago, la vecchia conoscenza della Serie A rincara la dose, dicendo la sua sul quoziente intellettuale del vecchio assistito. “Per fare le addizioni si serve ancora delle dita. Meglio che non alzi troppo la cresta”.

VERITÀ SCOMODA - E dire che Suarez, ad eccezione del passaggio sul debito mai onorato da parte di Fonseca, aveva espresso parole di gratitudine verso il vecchio agente. “Non posso che ringraziarlo, perché quando avevo quindici anni mi ha pagato il primo viaggio in Spagna per visitare Sofia (l’attuale moglie, allora fidanzata che si era trasferita con la famiglia a Barcellona) e perché agli inizi mi dava una specie di stipendio, con cui ho potuto aiutare la mia famiglia. Mi regalava scarpini da calcio e tutto quello di cui avevo bisogno”. Qualche anno or sono, però, la relazione tra il calciatore e il suo procuratore si ruppe all’improvviso. Nessuna connessione con il presunto debito, però, almeno secondo Fonseca che, sull’argomento, si dimostra oltre che misterioso, ancora una volta piuttosto aggressivo. “La verità è che un benedetto giorno mi hanno chiamato tre compagni di Suarez della nazionale giovanile, dicendomi che stava succedendo una cosa piuttosto sgradevole con Luis. Mi è toccato intervenire e sono stato costretto a dirgli una verità scomoda, ma non intendo dire nulla sull’accaduto fino al mio ultimo giorno della mia vita. Lui, ovviamente non l’ha accettata. Vediamo se ha il coraggio di parlarne questo codardo, invece di sporcarmi l’immagine dicendo che gli devo 200mila dollari!”.

@andydepauli

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