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Zaza: «Sì, la Juventus può battere Messi»

EFE
Ieri ha trascinato il Valencia con la prima doppietta in Liga, ora carica i suoi ex compagni: «Loro i più forti in attacco, ma in difesa... Dybala può arrivare ai livelli di Leo e CR7»

ROMA - Se aprite il dizionario del calcio alla voce girovago, tra i sinonimi ci dovrebbe essere lui, Simone Zaza. Dal vivaio dell'Atalanta al Valencia la strada è stata lunga e spesso in salita. Ma dopo il periodo no al West Ham, Zaza è rinato, come dimostra ieri la sua prima doppietta in Liga che ha permesso al Valencia di battere il Granada. Una doppietta che Alvaro Morata gli aveva pronosticato con un messaggino...

Zaza, in poche settimane a Valencia è rinato. Perché?
«A Londra non sono riuscito ad ambientarmi, c'è uno stile di vita diverso, invece in Spagna mi sento come a casa».

Anche fisicamente, però, al West Ham non sembrava al top.
«In Inghilterra gli allenamenti sono intensi, ma molto brevi, gli altri però in partita riuscivano ad esprimersi, mentre io non ingranavo. A Valencia ci si allena di più e io ho bisogno di lavorare tanto per stare bene in partita».

Il Valencia avrà l'obbligo di riscattarla a giugno. Contento?
«Molto, perché ho girato tanto, gli unici due anni di fila li ho fatti a Sassuolo. Il mio desiderio è di restare qui, sono grato al Valencia che mi ha voluto in un periodo in cui non mi esprimevo al meglio».

Tre spagnole, due tedesche, un'italiana, una francese e una inglese ai quarti di Champions.
«Io vedo un finale di Champions molto aperto, ma le favorite per me sono Barcellona, Juventus e Real Madrid».

Insomma tra i bianconeri e il Barcellona una finale anticipata?
«Il Barcellona ha annientato il Psg, ma la Juventus può fare la sua parte, magari il Barça ha più esperienza europea, ma la Juve con tutti i giocatori che ha può passare il turno».

Dopo le polemiche per l'arbitraggio della "remontada", la Juventus deve temere i fischietti europei?
«La Juve e i suoi tifosi sono abituati a vincere, non si attaccheranno mai a queste cose. E poi i bianconeri possono farcela, anche se sarà più dura al Camp Nou che allo Juventus Stadium».

Punti deboli i blaugrana ne hanno?
(Ride, ndr) «Punti deboli è difficile trovarne, offensivamente sono probabilmente i più forti, ma in difesa qualche pecca ce l'hanno».

Higuain-Dybala è una coppia all'altezza della MSN?
«Quando mi allenavo con Higuain lo guardavo e cercavo di capire come facesse ad essere così astuto e agile in area, è davvero forte, ha un senso del gol impressionante. Mentre Paulo, e lo avevo detto in tempi non sospetti, non è ai livelli di Messi e Ronaldo, ma potrebbe arrivarci perché ha solo 23 anni. Poi c'è Mandzukic, tutti pensavano che avrebbe giocato poco, ma io sapevo che Allegri gli avrebbe trovato un posto perché è fondamentale per la squadra».

Leggi l'intervista completa sull'edizione online del Corriere dello Sport-Stadio

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