ROMA - Huesca, la speranza non muore mai. Ultimi in classifica, gli aragonesi battono 4-0 il Valladolid e lasciano una traccia d'orgoglio per la parte finale della stagione. Certo, restano ancora otto i punti dal Rayo Vallecano, quartultimo e con una partita in meno, ma dopo 22 giornate il Huesca non si sente spacciato. 

LA SBLOCCA ENRIC - C'è Galan a sinistra nel 5-3-2 di Rodriguez, la difesa però rischia subito con il colpo di testa di Ruben Alcaraz che stimola il grande intervento del portiere Roberto Santamaria. Enric si scalda al 6' e dalle prove generali passa direttamente allo spettacolo al minuto 19: gran tiro e 1-0.

UNO-DUE DA KO - Succede poco nel primo tempo, accade invece molto in avvio di ripresa. Il tiro respinto di Yangel Herrera è il primo squillo del Huesca che colpisce al 50' con il colpo di testa di Jorge Pulido e tre minuti dopo con la girata che sarebbe da vero centravanti, al posto giusto nel momento giusto, della mezzala Gomez. Il Valladolid, che non vince due partite di fila da ottobre, ricade nei dubbi dopo il successo sul Celta che aveva interrotto una serie di tre pareggi e quattro sconfitte nelle precedenti sette partite.

IL VAR DECISIVO - Il Valladolid, che in trasferta ha segnato nove gol e ottenuto comunque 14 punti, si illude di aver raggiunto le dieci marcature esterne con Oscar Plano, ma il consulto del VAR fa emergere la sua posizione di fuorigioco: gol annullato. Serve il VAR anche tre minuti dopo, al 77', per convalidare la rete del poker di Ezequiel Avila bravo a chiudere una pregevole trama di squadra. E' colpo del ko definitivo.