Da Ginevra, il presidente del Barcellona Joan Laporta è tornato ad affrontare l'argomento Superlega e ha confermato che il progetto non è naufragato, nonostante il ritiro di quasi tutti i club e le minacce da parte della Uefa e delle federazioni nazionali. Si va avanti, ma questa volta senza cercare lo scontro frontale con l'organismo europeo. Ricordiamo che Barça, Juve e Real Madrid sono le tre squadre ancora iscritte alla competizione.

Laporta: “Piena disponibilità a negoziare con la Uefa”

Queste le parole del numero uno blaugrana, a Ginevra per presentare ufficialmente l'alleanza tra Barcellona e Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr): “Al momento non abbiamo un formato per la Superlega, è un processo lungo, ma serve a rendere l'Europa consapevole che ci sono 'club-stati' che stanno alterando la competizione. C'è piena disponibilità a negoziare con la Uefa e credo che finalmente le asperità verranno appianate e si stabilirà un dialogo".

Laporta sul fair play finanziario e il limite salariale

Ha affrontato anche altri due argomenti Laporta. Sul fair play finanziario ha detto: “Chiedo un'armonizzazione delle regole finanziarie del fair play per evitare diseguaglianze tra i club del campionato spagnolo e quelli di altri campionati come il francese e l'inglese, dove le regole sono meno rigide. È più difficile per il Barça essere in grado di competere con lo scenario attuale”.

Sulla polemica per i contratti rivisti al ribasso, ha detto che con Busquets si era trattato solo di un equivoco, già risolto.