JEDDA (ARABIA SAUDITA) - Un Barcellona incontenibile stravince un altro Clasico contro il Real Madrid e alza al cielo la Supercoppa di Spagna. Nella finale di Jedda, la squadra di Flick, al suo primo titolo in azulgrana, travolge ancora i blancos, che dopo l'umiliante 0-4 subito al Bernabeu, rimediano un clamoroso 5-2 in terra araba.
Mbappé colpisce, poi diluvio azulgrana
Eppure era stata proprio la formazione di Ancelotti a portarsi in vantaggio dopo 7' grazie all'accelerazione micidiale di Mbappé, innescato da Vinicius. C'è però da dire che nei primissimi minuti i campanelli d'allarme erano già suonati per la difesa madridista, salvata in due occasioni da Courtois sugli indiavolati Yamal e Raphinha. E infatti il pari del Barcellona è solo questione di tempo, perché al 22 ' è proprio Yamal a trovare il guizzo dell'1-1. La svolta della partita si consuma nel finale della prima frazione, perché Lewandowski ribalta il risultato al 36' su un calcio di rigore assegnato con l'ausilio del Var e Raphinha tre minuti più tardi incorna per il 3-1 che tramortisce il Real. Che nell'interminabile recupero fa harakiri, sbilanciandosi troppo e subendo addirittura la quarta rete firmata da Balde.
Manita di Raphinha, Real solo orgoglio
Nella ripresa ci si aspetta la reazione della squadra di Ancelotti, ma dopo il palo colpito da Rodrygo si spalanca una voragine nella difesa del Real, con Raphinha che ringrazia, ci si infila e cala la manita. Di lì in poi è solo un esercizio d'orgoglio del Real che, in superiorità numerica per l'espulsione di Szczesny, riduce il passivo con una punizione di Rodrygo e almeno non subisce più gol. Finisce con una nuova umiliazione per i blancos e il trionfo dei catalani, che festeggiano il quindicesimo titolo.