ROMA - Le botte non intendono cessare. Da quelle fisiche, si è passati a quelle a distanza. I messaggi che si scambiano i tifosi del Marsiglia con il loro ormai ex difensore Patrice Evra risentono ancora dello strascico provocato dal calcio alla kung-fu che il francese ha rifilato ad un suo tifoso, durante il riscaldamento del match di Europa League Vitoria Guimaraes-Marsiglia. Tutto è nato dalla contestazione che i sostenitori biancocelesti hanno riservato ai giocatori prima dell'ingresso in campo: l'ex juventino, preso dall'ira, ha sferrato un calcio in testa a uno di loro, beccandosi il cartellino rosso per condotta antisportiva e il successivo licenziamento da parte della società.

SVILUPPI - Il Marsiglia torna in campo tra le mura amiche per la 12esima giornata di Ligue 1 contro il Caen. Sempre durante il riscaldamento viene esposto uno striscione rivolto ad Evra, che recita: «Amore per la maglia, rispetto per i sostenitori, professionalità: è troppo da chiedere?». 

RISPOSTA -  La risposta non tarda ad arrivare: al termine della partita, vinta dai padroni di casa con un rotondo 5-0, il difensore ex Juventus pubblica un'immagine sul suo profilo Instagram, nella quale compare con la maglia del Marsiglia, con un peluche di panda in primo piano (simbolo della lotta al razzismo) e con un messaggio chiaro rivolto ai «veri» tifosi: «Grande risultato stasera! Ben fatto ragazzi, sono davvero orgoglioso di voi. Grazie a tutti i veri tifosi del Marsiglia... sto ricevendo molto sostegno da loro». E il sostegno arriva anche dal suo ex compagno di squadra e di reparto Dani Alves: «Sei sempre il migliore».