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Nantes, Kombouaré tuona: "Lione-Marsiglia doveva essere sospesa"

L'allenatore della squadra francese si scaglia sia contro gli ultras che contro le autorità. Secondo lui la partita andava interrotta

NANTES - L'episodio che ha coinvolto Dimitri Payet in Lione-Marsiglia continua ancora a far discutere. L'allenatore del Nantes Antoine Kombouaré prima attacca i tifosi autori di questi gesti, dicendo che sono criminali, poi se la prende anche con le autorità: "Ogni volta che un giocatore viene aggredito, noi attori diciamo che non dovremmo più giocare". Anche lui è stato vittima di questi gesti quando giocava a Parigi negli anni '90. 

Kombouaré: "Non importa se perdiamo punti"

Mercoledì 1 dicembre il Marsiglia farà visita proprio al Nantes: "Se un nostro tifoso attacca un giocatore del Marsiglia, non dobbiamo più giocare. Se uno dei miei viene attaccato, non c'è più partita. Le autorità possono dire quello che vogliono, mando la mia squadra sotto la doccia e andiamo a casa. E non importa se dobbiamo perdere punti", ha insistito. Il tecnico chiede sanzioni esemplari: "Queste persone sono criminali, non gliene frega niente del calcio. E anche i club devono smettere di essere concilianti con certi tifosi. Dobbiamo sensibilizzare le persone, rieducarle e soprattutto dobbiamo sanzionare le persone, e anche i club", ha chiuso.

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