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Il Marsiglia è in Champions: De Zerbi festeggia con la squadra al grido "Roma"

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Il Marsiglia è in Champions: De Zerbi festeggia con la squadra al grido "Roma"
L'allenatore italiano è stato portato in trionfo dai suoi giocatori dopo la qualificazione alla prossima edizione della UCL: accoglienza clamorosa dei tifosi

A due anni dall'ultima partecipazione, il Marsiglia tornerà a giocare in Champions League. La vittoria contro il Le Havre ha dato l'aritmetica certezza alla squadra di De Zerbi della partecipazione alla prossima edizione della UCL. L'allenatore italiano ha raggiunto l'obiettivo del club, nonostante le diverse difficoltà affrontate in stagione. Infatti nelle ultime settimane, De Zerbi ha portato la squadra in ritiro, ma in Italia, più precisamente a Roma. Un provvedimento che la squadra non ha dimenticato e che è stato citato nei festeggiamenti. 

De Zerbi guida la festa del Marsiglia: "Roma Roma Roma" e il fumogeno

Quando la squadra era ancora nello stadio del Le Havre a festeggiare la qualificazione, i giocatori hanno portato in trionfo l'allenatore. Mentre stavano saltando e cantando insieme a lui, hanno iniziato a gridare "Roma, Roma, Roma". Nessuna voce di mercato a influenzare l'esultanza, solamente il ricordo di quei giorni passati nella Capitale per ricompattarsi e raggiungere l'obiettivo. La festa è poi proseguita all'aeroporto di Marsiglia dove la squadra è stata accolta da centinaia di tifosi e De Zerbi è diventato un capo ultras. Ha accesso un fumogeno in mezzo a tutti i tifosi e ha cantato insieme a loro. 

Le parole di Benatia

Sulla qualificazione in Champions League è intervenuto anche il ds del Marsiglia Mehdi Benatia: "Felice? Felice forse lo sarò tra dieci anni, quando ce ne ricorderemo, come lo sono stato con partite della mia carriera in cui ci siamo detti 'questa partita mi ha reso orgoglioso'. Oggi non sono felice, sono solo sollevato. È un peccato, ma è così. Sono sollevato perché è un duro lavoro quotidiano, da parte di molte persone del club, che hanno dato tanto. È stata una sfida duratura, anche se ho fatto carriera, come Pablo (Longoria, ndr). In questo club, si vivono le cose in modo diverso. Non c'è un giorno all'anno in cui si possa essere tranquilli dalle pressioni. Anche quando vinciamo, c'è sempre qualcuno che si assicura che non si possa dormire sonni tranquilli. Tutto l'anno è un po' pesante. È per questo che ho combattuto e per questo continuerò a combattere ogni giorno. Ci sono state partite in cui abbiamo sbagliato ed è questo che bisogna correggere quando si aspira a essere una grande squadra. Sono contento per lo staff e per l'allenatore, che ha sofferto molto. È una persona molto emotiva e passionale. È il primo a soffrire quando i risultati non arrivano".

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