LONDRA - Com’era facilmente prevedibile, la scomparsa di David Bowie all’indomani di un gol di Ramsey, ha riportato alla ribalta quella che gli inglesi chiamano Maledizione di Aaron. A mero titolo di cronaca, ricordiamo che cosa è successo dal 2011 ad oggi. Ogni volta che il venticinquenne centrocampista dell’Arsenal e della nazionale gallese ha segnato, una fatale coincidenza ha voluto che la sua rete precedesse la morte di un personaggio famoso. Il primo della serie è stato Bin Laden, poi, fra gli altri, se ne sono andati Steve Jobs,Gheddafi, Whitney Houston, l’ex dittatore argentino Videla, gli attori Paul Walker e Robin Williams, sino a Bowie. Nelle ore successive all’addio alla rockstar inglese, sul web Ramsey è tornato al centro di pregiudizi e di riti scaramantici, nonché di battute salaci, partorire dai soliti leoni da tastiera che amano nascondersi dietro il nickname. Ora, proprio dal web arrivano, invece, messaggi forti e chiari che vanno in tutt’altra direzione: per favore, lasciate in pace, Ramsey. Sottoscriviamo.