"Le infrastrutture all'Inter sono francamente vergognose". Xherdan Shaqiri non fa giri di parole, commentando il suo recente passato nerazzurro in un'intervista alla testata tedesca Spox, e spiega al dettaglio tutti i motivi per cui conserva un brutto ricordo del tempo trascorso alla Pinetina: "È deludente che un club tanto rinomato non riesca a trovare un modo per investire nelle infrastrutture. Nutrizione, riabilitazione, analisi delle prestazioni, unità formative diverse - in Inghilterra semplicemente mi sento un professionista".
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I CAMPI. Il calciatore svizzero, ora in forza allo Stoke City, non si limita a descrivere la sua esperienza ad Appiano Gentile, ma estende i suoi giudizi negativi al calcio italiano in generale, prendendo come riferimento la cura del terreno di gioco: "Se confronto solo il prato: in Italia il tempo era bello, ma l'erba sempre molto alta. In Inghilterra, invece, può grandinare e riusciamo comunque ad allenarci su un tappeto, curato ogni giorno con passione da tanti dipendenti."
ROBERTO MANCINI. Nell'intervista, Shaqiri affronta anche l'argomento Roberto Mancini, ossia colui che lo volle fortemente a Milano chiedendone l'acquisto al presidente Thohir, individuando come difetto principale del tenico di Jesi il suo eccessivo ricorso al turn over: "Lui cambiava molto ogni settimana. Questo è ciò che ha fatto anche al Manchester City e al Galatasary. Ed io non ero più a mio agio."