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Conte: «Voglio restare al Chelsea. Buffon merita il Pallone d'oro»

EPA
Il tecnico italiano: «Totti è uno dei migliori, non solo in Italia ma al mondo. La sua passione è sempre la stessa e deve continuare a giocare»

ROMA - «L'anno scorso ho firmato un contratto di tre anni, abbiamo iniziato un percorso che quest'anno è stato esaltante. C'è la volontà della società nel rinforzare una rosa che è stata costruita per fare il campionato, l'FA Cup e la Curling Cup, ma non la Champions». A stoppare le voci sul suo futuro, che qualcuno ha ipotizzato lontano da Stamford Bridge è il tecnico del Chelsea, Antonio Conte, in un'intervista a Premium dove parla, tra l'altro, dei suoi trascorsi juventini («averci trascorso 13 anni è stato fondamentale, perché quando sei in una grande squadra respiri l'aria giusta e impari la mentalità vincente») e del possibile Pallone d'Oro a Gigi Buffon («Io a Gigi darei tutto»).

Foto: CONTE RE DELLA PREMIER - FOTO

LA PRIMA STAGIONE - Da un anno sula panchina dei Blues, Conte spiega che dopo lo scudetto appena conquistato «cercheremo di costruire qualcosa di positivo, anche perché il Chelsea è in un momento di transizione, ha perso giocatori che hanno fatto la storia di questo club e ne perderemo un altro che è John Terry. Per questo motivo dovremo essere bravi a fare le scelte giuste, a mettere basi solide per costruire un futuro importante. Vincere la Premier è stato un grande successo. Ultimamente ci sono stati tanti rumors intorno a me e ai miei giocatori, ma è anche normale che accada. Io ho ancora due anni con il Chelsea e ho l'intenzione di rispettare il contratto. Voglio costruire qualcosa di importante per il futuro. Io voglio solo dare il meglio con la mia squadra. Ho sempre pensato al club e non a me stesso. L'importante è lavorare bene e far crescere la società per cui si lavora. Poi se si vince meglio ancora. Ma vincere non è facile e per vincere serve fare un percorso che solo in pochi conoscono».

Foto: FUORICLASSE DELLA PANCHINA

IL MERCATO - Adesso ha davanti la finale di FA Cup contro l'Arsenal (domani a Wembley), poi sarà mercato, anche se sul budget che chiederà alla società non si sbilancia: «Il mio passato dice che ho sempre chiesto, ma difficilmente mi hanno accontentato e da questo punto di vista devo migliorare. Ci sono altri allenatori molto bravi a ottenere quello che chiedono».

TOTTI - «Il mio messaggio per Francesco è di fare quello che sente di fare. La sua passione è sempre la stessa e deve continuare a giocare. E' uno dei migliori, non solo in Italia ma al mondo». Conte 'tifa' perché Totti non appenda le scarpette al chiodo. «E' impossibile per me dimenticare che se ho segnato due gol con la Nazionale italiana è perché lui mi ha messo la palla sulla testa - ricorda il tecnico del Chelsea - Ho giocato con lui ed e' un giocatore fantastico, sapevo che voleva proseguire la sua carriera».

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