ROMA - Bomber della Premier, arrivato a Manchester a prendere il posto di Zlatan Ibrahimovic al centro dell'attacco dei Red Devils e subito trascinatore: per Romelu Lukaku un nuovo inizio da incorniciare in Inghilterra, dove lo United è in testa alla classifica a punteggio pieno, appaiato ai cugini del City, ma anche un coro che fa discutere, e tanto, tutto il Regno Unito. Il centravanti di Mourinho è infatti 'incensato' da una parte della tifoseria con una canzone che fa riferimento alle sue capacità realizzative ma anche ad altre qualità, meno visibili di quelle da attaccante e slegate da abilità da mostrare sul terreno di gioco. Questo coro è stato messo sotto accusa dall'organizzazione "Kick it out", che si occupa di combattere il razzismo e più in generale ogni forma di discriminazione e che viene finanziata proprio dalla Football Association (FA), dalla English Football League (EFL) e dall'associazione calciatori inglese (PFA). «Abbiamo chiesto al Manchester United di intervenire, di prendere posizione e di fermare questi insulti: gli stereotipi razzisti non sono accettabili e non hanno alcuna intenzione di mostrare supporto a un giocatore», ha dichiarato un portavoce dell'organizzazione.