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Arsenal, il dramma di Cazorla: «Mi dissero che forse non avrei più camminato»

Dopo aver subito otto operazioni e un trapianto di pelle, Santi sogna di tornare in campo a gennaio con la maglia dell'Arsenal

ROMA - «Il calvario di Cazorla». E' questa l'apertura odierna del quotidiano spagnolo «Marca» che racconta il dramma dello spagnolo dell'Arsenal fermo a causa di un grave problema al tendine d'Achille. L'odissea del centrocampista ha origine all'inizio della passata stagione e sono servite addirittura 8 operazioni per tornare a sperare di scendere in campo. La foto in prima pagina è impressionante: la cicatrice sul tendine è la conseguenza di un trapianto di pelle prelevata dal braccio in un punto in cui c'era un grosso tatuaggio. «Il problema era che la ferita non riusciva a guarire, si riapriva a causa dell'infezione» spiega Cazorla che si è affidato ai medici spagnoli dopo che quelli inglesi gli avevano detto: «Se riuscirai a camminare in giardino con tuo figlio potrai ritenerti fortunato». Fu il dottor Mikel Sánchez a scoprire la gravissima infezione e a ridestare la speranza. Il sogno ora è quello di tornare a giocare a gennaio nell'Arsenal con cui ha un contratto fino a giugno. L'obiettivo è dimostrare a tutti di non essere un ex giocatore e completare una favola che avrebbe quasi del miracoloso.

 

One step more, one step closer! #Lookingforwardtoseeyouall!

Un post condiviso da Santi Cazorla (@santicazorla) in data: 23 Ago 2017 alle ore 08:04 PDT

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