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Premier League, Brighton-Manchester United 3-2: Mourinho è già a -3 dalle rivali

Inutile il gol segnato su rigore nel finale da Pogba, ai ferri corti con il tecnico: dopo il sofferto successo con il Leicester al debutto i 'Red Devils' cadono in trasferta

ROMA - «Se non sono felice non rendo». Una specie di avvertimento quello che aveva lanciato Paul Pogba, a segno nel sofferto successo ottenuto casalingo al debutto contro il Leicester e naufragato invece insieme ai compagni in quel di Brighton nella seconda giornata di Premier League. Un 3-1 pesante quello incassato dai ‘Red Devils’ - dove la tensione tra il francese campione del mondo e il tecnico José Mourinho rischia di compromettere la stagione – già lontani tre punti dai rivali del City ma anche dal Chelsea di Sarri e dal Tottenham, in attesa del posticipo che vedrà il Liverpool fare visita al Crystal Palace.

Brighton-Manchester United 3-2: numeri e statistiche del match

TRIS LETALE - Per scardinare l’abbottonato 4-4-1-1 dei padroni di casa lo ‘Special One’ - orfano degli infortunati Dalot, Matic, Rojo, Romero, Sacnehz e Valencia – schiera un 4-3-3 in cui Lukaku è affiancato in avanti da Martial e Mata, mentre in regia c’è Pereira con Pogba e Fred a fargli da scudieri. Poche emozioni in avvio e dopo 20’ il Brighton perde per infortunio il difensore Dunk (dentro Balogun), ma la gara si accende a metà del primo tempo quando i locali assestano un uno-due che tramortisce lo United: al 25’ è Murray a battere De Gea con un destro da distanza ravvicinata su cross di March e due minuti dopo è invece Duffy a raddoppiare di sinistro su angolo calciato da Knockaert. I ‘Red Devils’ accusano il colpo ma reagiscono e al 34’ riaprono il match con Lukaku, che accorcia le distanze di testa. Quando l’intervallo è alle porte però il Brighton cala il tris dal dischetto, concesso per un fallo di Bailly e trasformato da Gross. Un colpo duro per Mourinho, che se ne va negli spogliatoio al secondo dei quattro minuti di recupero.

MANCATA REAZIONE - Al rientro dal riposo Mou cerca di dare ai suoi una scossa con un doppio cambio: dentro Rashford per Mata e Lingard per Pereira, mentre al 60’ tocca a Fellaini prendere il posto di Martial. L’attesa reazione però non arriva, almeno non nei termini in cui servirebbe, e i padroni di casa chiudono ogni varco riuscendo a difendere il doppio vantaggio fino al 95’, quando Pogba trasforma il rigore provocato da Duffy (fallo su Fellaini). Troppo tardi per evitare una sconfitta che fa rumore e sembra destinata ad alimentare le tensioni di un ambiente che -  dopo appena due giornate - sembra già una polveriera.

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