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“Spero che a tuo figlio venga il Coronavirus": messaggio shock in Premier

La denuncia di Deeney: “Insulti di ogni genere, sono sfinito”. Il capitano del Watford si era rifiutato di riprendere gli allenamenti per paura di contrarre il Covid-19

L'attaccante e capitano del Watford, Troy Deeney, ha denunciato pubblicamente di essere diventato bersaglio di insulti di ogni tipo per aver rifiutato di riprendere gli allenamenti per paura di contrarre il Covid-19, avendo in casa un figlio di cinque anni che soffre di patologie respiratorie. Il 31enne giocatore inglese, il cui club è al 17esimo posto in classifica e dunque combatterà per non retrocedere alla ripresa della Premier League, ha anche sollevato dubbi sul Project Restart, il protocollo per la ripresa, e sulla sicurezza dei giocatori. Allineandosi dunque con Danny Rose, il difensore del Newcastle che aveva affermato come i calciatori siano stati trattati a mo' di "topi da laboratorio". In un'intervista a Cnn Sports, Deeney ammette di essere "sfinito" per gli insulti che è costretto a subire e che non risparmiano nemmeno la moglie: "Cammini per strada e la gente ti dice cose tipo 'io lavoro, quindi torna a lavorare anche tu'". Peggio ancora, Deeney svela di aver ricevuto messaggi indirizzati al figlio "da persone che dicono 'spero si prenda il Coronavirus'. È la cosa più difficile per me. Ma se inizi a rispondere, le persone capiranno di aver colpito nel segno e continueranno”. (Italpress)

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