Roman Abramovich è il presidente che ha speso di più nell’estate della pandemia: 247 milioni. E’ l’altra faccia di un mondo del calcio in ginocchio per gli stadi vuoti, le tournée cancellate e i contratti pubblicitari saltati. Ha comprato Havertz, Werner, Chilwell, Ziyech e Mendy. Risultato: il Chelsea è la grande delusione del girone d’andata di Premier League. Quattro sconfitte e dieci gol subiti nelle ultime sei giornate: i Blues sono scivolati al nono posto in classifica (26 punti in 17 partite) e Frank Lampard rischia l’esonero.

Lampard, ultima chance

Dopo il crollo a Stamford Bridge con il Manchester City (che ha segnato tre volte in 34 minuti con Gündogan, Foden e De Bruyne, vincendo 3-1), Abramovich aveva pensato di cambiare subito allenatore. La notte e i consigli di Marina Granovskaia, amministratrice delegata, lo hanno spinto a concedere al tecnico altri dieci giorni.

Tutti i nomi per sostituire Lampard

Decisive le prossime tre partite: domenica, nel terzo turno di Coppa d’Inghilterra, c’è il Morecambe, piccola società che partecipa al campionato di quarta divisione, poi venerdì 15 il Chelsea giocherà in trasferta con il Fulham e martedì 19 sarà impegnato sul campo del Leicester. Tre i nomi che figurano nella lista di Abramovich: Allegri, Tuchel (appena silurato dal Psg) e Shevchenko, ct della nazionale ucraina. La crisi del Chelsea preoccupa il presidente. Lampard è il manager dei Blues con la peggiore media-punti (1,67 a partita) in Premier da quando il petroliere ha acquistato la società londinese nel 2003: 55 gare, 27 vittorie, 11 pareggi e 17 sconfitte.