Due testimoni dell’incidente stradale in cui hanno perso la vita Diogo Jota, attaccante del Liverpool, e suo fratello André Silva, giocatore del FC Penafiel, hanno smentito la ricostruzione iniziale della Guardia Civil spagnola. Secondo la perizia ufficiale, tutto indicherebbe una velocità eccessiva rispetto al limite previsto.
Le dichiarazioni dei due testimoni
José Azevedo, camionista e testimone oculare, afferma il contrario in un video pubblicato sui social: "Mi sono fermato, ho cercato di aiutare, ma purtroppo non ho potuto fare nulla. Ho la coscienza pulita", ha detto. "La famiglia ha la mia parola che non stavano correndo. Ho potuto vedere la marca e il colore dell'auto quando mi hanno superato. Stavano guidando con molta calma. Percorro quella strada tutti i giorni, dal lunedì al sabato. So che strada è e ho visto cose davvero oltraggiose da altre auto, ma stavano guidando con molta calma. È buio e, nonostante ciò, ho potuto vedere perfettamente la marca e il colore del veicolo. Poi, purtroppo, è finita con la collisione". L'altro camionista, José Aleixo Duarte, invece, ha dichiarato ai microfoni di CM di aver assistito e filmato la scena. Duarte ha anche raccontato di aver tentato inutilmente di spegnere le fiamme dell'auto, ma per i due fratelli non c’era ormai più nulla da fare.
Il luogo dell'incidente
I due fratelli, rispettivamente di 28 e 25 anni, stavano viaggiando a bordo di una Lamborghini Huracán verde diretti verso Santander. L’auto è uscita di strada sulla A52, nei pressi di Cernadilla (Zamora), finendo contro lo spartitraffico e prendendo fuoco.