L'Al-Ahli per la prima volta nella sua storia ha vinto la Champions League asiatica, dopo le due finali perse nell'86 e nel 2012. 2-0 nella finale contro i giapponesi del Kawasaki Frontale, che in semifinale avevano eliminato l'Al-Nassr di Cristiano Ronaldo. Festeggiano gli ex Serie A Kessié, Ibanez e Demiral, insieme ad altre stelle come Galeno, Firmino, Mahrez e Ivan Toney, arrivato nella finestra di mercato invernale. Una rosa importante guidata da uno degli allenatori più interessanti del panorama mondiale, Matthias Jaissle.
Il percorso di Jaissle: dalle voci sull'esonero alla Champions asiatica
Tedesco, classe '88, guida la formazione saudita dal 2023. Ha scritto il suo nome nella storia del club con una vittoria storica e un cammino clamoroso: non ha mai perso una partita in questa edizione della Champions League asiatica, 12 vittorie e 1 pareggio. La brillantezza tattica di Jaissle ha conquistato tutti in Arabia Saudita, anche i più scettici che a gennaio lo davano lontano dal club. La situazione in campionato non era delle migliori e si parlava già di esonero. Al suo posto le voci davano in panchina Massimiliano Allegri, poi smentite dallo stesso Al-Ahli. A suon di prestazioni, il tedesco ha convinto il club a lasciarlo sulla panchina e ha ripagato la fiducia ottenendo un traguardo storico. La Champions League asiatica vinta rappresenta il quarto titolo in carriera di Jaissle, dopo aver vinto due campionati austriaci e una Coppa d'Austria con il Red Bull Salisburgo.