Cristiano Ronaldo lascia l’Al Nassr. Anzi no, resta e rilancia. A fine maggio, al termine della stagione, l’addio all’Arabia Saudita sembrava ormai certo: CR7 pubblicò un post sui propri social in cui parlava di “capitolo finito” e di “storia ancora da scrivere”. D’altronde, alle porte c’era anche il nuovo Mondiale per club, con il portoghese che sembrava pronto a scegliere una squadra per non rinunciare alla competizione. Poi il dietrofront e ora il rilancio: CR7 non vuole fermarsi ed è pronto per proseguire la sua avventura nella Saudi Pro League.
CR7 verso il rinnovo con l’Al Nassr a cifre record
Formalmente, il contratto di Cristiano Ronaldo scadrà il 30 giugno, ma il rinnovo è pronto. E le cifre, manco a dirlo, sono da record: si parla, infatti, di un bottino da oltre 200 milioni di euro all’anno. Resta solo da capire la durata dello stesso, dato che il 40enne lusitano potrebbe anche decidere di fare le cose ancora più grande e puntare a un contratto di ulteriori due stagioni, e quindi arrivare fino al 2027, quando di anni ne avrà 42. Uno scenario che ha quasi dell’incredibile, e che sottolinea ancor di più, se mai ce ne fosse bisogno, la voglia di calcio e di rompere gli schemi dell’asso portoghese. Intanto, il talento di Madeira ha salutato Stefano Pioli e si prepara ad accogliere il nuovo tecnico dell’Al Nassr, ovvero l’uomo con cui CR7 spera di continuare a scrivere la storia.
I grandi obiettivi di CR7: i 1000 gol e il Mondiale “vero”
Sì, perché sul piatto non c’è solo la voglia di non fermarsi e di continuare a dimostrare di essere tra gli attaccanti più forti della storia. Da questo punto di vista, chiaramente, non ha più nulla da dimostrare. Ronaldo punta in grande, vuole incidere il proprio nome nella leggenda puntando a due grandi obiettivi. Innanzitutto, il record di mille gol in carriera. Un numero che fa quasi spavento anche solo a immaginarlo, ma è un traguardo troppo vicino per non provare a raggiungerlo: CR7 è attualmente a 938 reti. Con l’Al Nassr ne ha segnati 93 in 105 partite, quindi non è utopia pensare di riuscire nell’impresa. E poi c’è l’obiettivo Mondiale. Quello vero, però, non quello per club, inseguito per qualche giorno. Se dovesse prendere parte all’edizione del 2026, si tratterebbe della sua sesta partecipazione, cosa mai riuscita a nessuno. E con il sogno, per un’ultima volta, di sfidare Lionel Messi e la sua Argentina e, chissà, di ritrovarsi ad alzare la coppa al cielo.