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L'Italia chiede il visto all'Ucraina

Oggi alle 17 italiane a Lviv le azzurre sfidano le padroni di casa per la gara di ritorno delle qualificazioni ai Mondiali 2015. Il ct Cabrini: "Le ragazze sono tranquille, anche grazie al vantaggio della vittoria dell'andata. A loro chiedo più continuità. Arrivare in Canada è un bene per tutto il movimento femminile"

Ci siamo: oggi alle 17 italiane (18 locali) in Ucraina le azzurre del ct Cabrini cercano il visto per il prossimo spareggio che le dovrà portare in Canada. All'Arena di Lviv, bellissimo e nuovissimo stadio costruito in occasione degli Europei 2012, si gioca la gara di ritorno dei play off di qualificazione ai Mondiali 2015: Italia in vantaggio sulle avversarie dopo la vittoria per 2-1 di sabato scorso a Rieti. Rispetto all'andata non ci saranno Salvai e Rosucci, al posto loro si scaldano De Criscio e Brumana. Il prossimo spareggio sarà a fine novembre contro la vincente tra Olanda e Scozia.

Il ct Cabrini pesa le parole, nessuna enfasi, nessuna gravità. «E’ una partita impegnativa - spiega realisticamente il campione del mondo - ma a questo livello non ne esistono facili. Noi abbiamo il vantaggio della vittoria dell'andata che ci permette di stare più sereni. Anche se a Rieti, abbiamo sbagliato qualcosa nell’interpretazione della partita. Alcuni momenti bene, altri meno. Alle ragazze chiedo più continuità».

Arrivare ai Mondiali è l'obiettivo minimo, quanto rischia di pesare la tensione dello spareggio? «Le ragazze sono tranquille», non ha dubbi il commissario tecnico che conosce il valore di questo cammino: la sua Italia può fare da traino a tutto il movimento femminile che cerca di emergere.

Insomma, Cabrini, dopo l'entusiasmo attorno alla Nazionale femminile di pallavolo, tocca a voi scuotere gli italiani. «La pallavolo è molto ben collaudata, il calcio femminile non ha la stessa importanza purtroppo. Ma qualcosa si sta muovendo e l’ipotesi che le società di serie A maschili abbiano anche una squadra femminile potrebbe essere un punto di partenza per avere più visibilità».



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