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Moglie e marito in campo, lei arbitro lui guardalinee

Getty Images

Michael Oliver era in tribuna per seguire sua moglie, l'arbitro Lucy. Poi l'infortunio dell'assistente lo ha spinto a scendere in campo per aiutarla a dirigere il match tra Arsenal e Reading

BOREHAMWOOD -  «Amore,scendi dalla tribuna e vieni a fare il guardalinee per me». È andata più o meno così l'altra sera al Meadow Park, nella contea inglese di Hertfordshire, dove Michael Oliver era andato a vedere sua moglie arbitrare la sfida tra Arsenal e Reading. Tutto filava liscio, poi all'improvviso è arrivato l'infortunio muscolare dell'assistente e la chiamata della consorte dal campo. Oliver, assistente di linea in Premier League, non ha esitato ed ha risposto all'ordine della sua Lucy, impegnata a dirigere la sfida del campionato femminile inglese. Il gesto è piaciuto particolarmente ai tifosi presenti di Boreham Wood che hanno intonato un coro speciale: "C'è solo un Michael Oliver". Forse per la prima volta nella storia del calcio, uno stadio intero si è rivolto nei confronti di un guardalineee non per insultarlo ma per cantare il suo nome. A fine partita, nonostante la sconfitta per 2-1, l'allenatrice del Reading, Kelly Chambers, ha voluto ringraziare "l'assistente marito": "E' stato un bel gesto da parte sua. Senza di lui la partita sarebbe stata sospesa". Per la cronaca, allo stadio erano presenti 873 tifosi. Quattro giorni prima Oliver era di fronte a 60.000 spettatori sul campo dell'Emirates Stadium per Arsenal-Liverpool.

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