Nella quarta puntata della web‑serie FIGC “Il futuro è donna”, il portiere azzurro Laura Giuliani e la centrale Elena Linari hanno affrontato il tema del body shaming, spiegando come la diversità fisica sia un valore da tutelare. Giuliani ha ricordato che, fin da bambine: "Ci insegnano a rincorrere la perfezione, ma la verità è che ognuno di noi deve stare bene per com’è e come si piace”.
"Il body shaming nasce dall'omologazione e dall'apparenza"
Linari ha aggiunto: "Il body shaming nasce dall’omologazione e dall’apparenza: la bellezza sta proprio nelle differenze". Le due calciatrici hanno sottolineato come lo sport possa diventare un amplificatore di insulti sull’aspetto, ma anche un potente strumento educativo: "Quando indossiamo la maglia azzurra – ha spiegato Linari – rimaniamo persone, con la stessa sensibilità di chi ci guarda".
La mini-serie della FIGC
L’imperativo è quello di non ridurre l’atleta (o chiunque altro) a un numero sulla bilancia o a una taglia di pantaloni. Il progetto FIGC – sostenuto da EqualGame e disponibile gratuitamente sul sito – prevede otto episodi dedicati all’empowerment femminile. Dopo aver parlato di leadership e stereotipi di genere, la serie invita ora a riconoscere l’unicità di ogni corpo.