MILANO - In Indonesia Erick Thohir è rimasto senza parole per la sconfitta, ma anche i dirigenti nerazzurri presenti al Mapei Stadium (Bolingbroke, Fassone, Zanetti e Ausilio) dopo il 90' non avevano nessuna voglia di parlare. I telefonini nerazzurri, però, ieri sera sono stati roventi e Mancini ha parlato a lungo con i vertici di corso Vittorio Emanuele (non con Thohir). Oggi è l’ultimo giorno di mercato ed è necessario correre ai ripari, salvare il salvabile, almeno provare a completare la rosa con un paio di colpi. Non con Cassano che sia Ausilio sia il Mancio hanno nuovamente bocciato. Ieri piuttosto è decollata la trattativa con Davide Santon che ha sorpassato Micah Richards ed è tornato d’attualità Benalouane dell’Atalanta, fermo restando che servirebbe pure un centrocampista dai piedi più raffinati (Baselli o Cigarini visto che le azioni di Ledesma sono in calo?).

ECCO SANTON. Il nome di Santon è saltato fuori anche in ottica Europa League visto che, come prodotto del vivaio nerazzurro, potrebbe prendere il posto di Krhin, ceduto al Cordoba. Per alcune ore l’Inter lo ha considerato un’alternativa a Micah Richards, sul quale era stato ottenuto l’ok al tesseramento (nel 2014-15 ha già giocato con il City e con la Fiorentina), ma poi ha accelerato sull’ex “Bambino d’Oro” (Mourinho dixit). Oggi Santon è atteso a Milano per le visite mediche di rito: l’accordo con il Newcastle è stato raggiunto sulla base del prestito gratuito fino a giugno con obbligo di riscatto fissato a 4 milioni al raggiungimento della tredicesima presenza. Santon ha giocato tre anni all’Inter collezionando 53 partite e ha centrato il Triplete. Era stato ceduto al Newcastle nel 2011 per 4,5 milioni. Con il suo arrivo Campagnaro sarà utilizzato con maggiore continuità al centro. Il problema di Santon è un infortunio a un ginocchio (ora guarito): nel 2014- 15 ha giocato appena 2 gare, 0 in Premier League.

Leggi l’articolo completo sul Corriere dello Sport-Stadio in edicola