ROMA - Il Real Madrid è diventato in fretta il Manchester United e nel week-end non c’è stato alcun incontro con l’agente di Lucas Biglia. A Formello non erano stati fissati appuntamenti e ancora sino a ieri non sono stati messi in agenda, ma dopo la Coppa America andrà affrontato l’argomento e allora la Lazio ha deciso di mettere il giocatore di fronte alle proprie responsabilità. Pioli ci conta, lo considera il cardine del suo progetto. E Lotito non lo ha messo in vendita, a differenza di altri giocatori (Keita e Lulic tanto per chiarire) e lo farebbe partire soltanto per un’offerta pazzesca e irresistibile. Si parlava sino a pochi giorni fa di 30 milioni. Viste le quotazioni attuali del mercato e il trasferimento di Kondogbia dal Monaco all’Inter (38 più bonus), la Lazio ritiene che un playmaker come Lucas Biglia (titolare della Seleccion, finalista al Mondiale in Brasile) potrebbe valere tranquillamente tra i 45 e i 50 milioni. La società biancoceleste non intende disfarsene e neppure giocare al rialzo, era già stato previsto un ritocco dell’ingaggio in linea con i nuovi parametri: per questo motivo, se e quando l’argentino Enzo Montepaone si presenterà a Villa San Sebastiano per conto di Biglia, la Lazio presenterà un’offerta di prolungamento dell’attuale contratto sino al 2020 con un ingaggio superiore ai 2 milioni di euro. Lucas guadagnerebbe quanto Klose e Candreva, in vetta alla scala gerarchica salariale dello spogliatoio biancoceleste. Lotito vuole fare tutto per mettere il giocatore nella condizione di sposare la Lazio per l’ultima parte di carriera e mettersi al riparo dall’interesse dei top club. Se invece Biglia dicesse no e il suo agente portasse davvero l’offerta maxi di Real Madrid, PSG o Manchester United per la società biancoceleste sarebbe impossibile resistere.

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