FIRENZE - Sono ottimisti tutti: il patron Andrea Della Valle per primo, gli agenti e gli intermediari. Adesso, all'appello, manca solo Mohamed Salah. Serve la sua voce, un suo sì, in qualunque lingua del mondo per mettere tutto nero su bianco, altrimenti sarà rottura. «È stato un incontro positivo - ha detto il patron - abbiamo accolto tutte le sue esigenze, anche con un'offerta economica importante. Duemilioni e ottocentomila? No, abbiamo offerto di più». Come anticipato da tempo, la Fiorentina non si è lasciata spaventare dal peso della spesa da sostenere: tre i milioni offerti, che con i bonus potrebbero anche andare oltre, e la consapevolezza di un progetto pluriennale incentrato attorno a quel beep beep che in campo ha fatto venire il mal di testa a tutti. Col Chelsea c'è già l'accordo per il riscatto definitivo del cartellino: c'è un rapporto di fiducia tra i club, oltre che un rapporto privilegiato tra le proprietà, Roman Abramovich da una parte e i fratelli Della Valle dall'altra. Salah sa benissimo che verrà riscattato, dunque nessuna incertezza, tantomeno l'imbarazzo di sentirsi diviso a metà, quasi in una terra di mezzo, un pezzo in un club (il contratto) e un pezzo in un altro (la presenza fisica). La Fiorentina gli ha garantito un ruolo di centralità assoluta per l'immediato e anche per il domani. Diventerebbe il punto di riferimento insieme Babacar che ha annunciato attraverso Instagram giusto ieri il prolungamento del contratto con la Fiorentina fino al 2019: di certo una delle coppie più giovani dell'intera Serie A.

Leggi l'articolo completo nell'edizione del CorrieredelloSport-Stadio in Edicola