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Il Napoli accelera. Super blitz per Allan

LaPresse

Stretta per il mediano in cambio di soldi più Inler e Britos al Watford dei Pozzo

NAPOLI - Fumo di Londra, ma è profumo di Allan: perché in quelle ventuno miglia che separano Watford da Piccadilly Circus la sagoma che s’aggira (virtualmente) è quella d’un brasiliano allegro, solido, autorevole, uno scudo dinnanzi alla difesa del Napoli e un volano per lasciarsi andare, per arricchirsi (tecnicamente, fisicamente), per completarsi. Il mercato è un meraviglioso ingegno ch’esalta o deprime, un intreccio di trame da giallista consumato: qualcosa s’era intuito, anzi parecchio, però nessuno avrebbe osato spingersi sino in Gran Bretagna, per scorgere in questo intrigante mènage à trois la svolta d’un affare. Allan al Napoli, Inler e Britos al Watford che poi se la sbrigherà (se la sbrigherebbe) in famiglia, tra Gianpaolo e Gino Pozzo, padre e figlio d’un modello calcistico ch’è stato esportato in Inghilterra (ma anche in Spagna) e che produce.

IL VIAGGIO - L’alba del giorno s’infiamma immediatamente e quando si scopre che Cristiano Giuntoli, appena insediato con un tweet come ds, è in volo verso Londra, Allan va considerato vicino al Napoli: a Watford, dove c’è da allestire una squadra da Premier, l’attende Gino Pozzo, mente illuminata del calcio e lo stratega che definisce l’operazione. Il pressing di De Laurentiis è diventato incessante, insistente, incontrollabile, però c’è un gap difficile da colmare tra l’offerta (massimo tredici milioni di euro) e la richiesta (venti, con lo sconto diciotto); né all’Udinese - che ha parametri economici più controllati - possono approdare calciatori dagli ingaggi partenopei. Ma il Watford ha bisogno di certezze e la «famiglia allargata» consente di riflettere su triangolazioni altrimenti impossibili: su Inler non ci sono relazioni da assumere, sanno tutto loro, i Pozzo, che lo vollero bambino; e su Britos, c’è un dettagliato dossier che basta e avanza e ha il gradimento tecnico. Il Napoli può dunque farcela, riducendo il proprio organico, cedendo due calciatori che tra un anno sarebbero liberi a parametro zero, prendendo il centrocampista che comanda la lista dei rinforzi in quel ruolo, bruciando la concorrenza dell’Inter. Ma bisogna agire in fretta e trovare le coordinate giuste che assecondino le esigenze di chiunque.

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