ROMA - Dieci anni fa lo ritrovarono in fin di vita con addosso solo la maglietta del suo idolo Rui Costa, sopravvissuto da solo per 21 giorni dopo lo spaventoso tsunami che lo aveva portato a un passo dalla morte. Oggi vestirà un'altra maglietta, che aveva tanto sognato da bambino: quella dello Sporting Lisbona.
LA STORIA - È l'incredibile storia, a metà tra il sogno e la realtà, di Martunis, il giovane indonesiano (ha 17 anni) ingaggiato dalle giovanili del club portoghese, il quale a differenza dei suoi giovani compagni di squadra non avrà alle spalle una carriera calcistica in erba, ma sicuramente una storia incredibile da raccontare. Martunis giocherà nell'under 19 dello Sporting con il quale ha appena firmato il suo primo contratto. Poco più di 10 anni fa è miracolosamente sopravvissuto uno dei più catastrofici disastri naturali dell'epoca moderna, che ha causato centinaia di migliaia di morti.
IL CALCIO NEL DESTINO - C'era il calcio nel destino di questo giovane indonesiano che il pomeriggio di quel tragico 26 dicembre stava tornando a casa dopo aver finito di giocare a pallone con i suoi coetanei. Ma a casa non ci arrivò mai, travolto da quell'immane tsunami che causò 230mila morti in 14 Paesi, tra cui anche la mamma e due sorelle. Sopravvisse non si sa come per quasi tre settimane prima di essere ritrovato in gravi condizioni. La foto di quel bambino con addosso la maglietta della nazionale portoghese fece emozionare un pò tutti e una volta ripresosi raccontò che il suo sogno era diventare un calciatore e conoscere Cristiano Ronaldo. Il secondo desiderio fu presto realizzato quando CR7 ha deciso di incontrare questo piccole eroe e anche il primo, sicuramente più difficile, si è trasformato oggi in realtà.
L'ALTRO SOPRAVISSUTO - Un altro sopravissuto allo tsunami che ha trovato fortuna nello sport è il giapponese Tomoyuki Matsuda, specialista della pistola libera che all'epoca del disastro si trovava per uno stage con la sua nazionale nella prefettura di Miyagi, particolarmente colpita dal tragico evento. Sopravvisse per miracolo, si impose poco dopo l'accaduto in alcune gare della Coppa del Mondo di tiro a segno e poi vinse l'oro ai Mondiali del 2010.