TORINO - Juventus e Milan, in attesa di affrontarsi sul campo, rischiano di scatenare un derby sul mercato. I bianconeri, nonostante si siano mossi con largo anticipo rispetto alle rivali portando a casa già cinque giocatori (Dybala, Khedira, Rugani, Mandzukic e Zaza), continua a scandagliare il mercato a 360°. Paul Pogba e Arturo Vidal, parola di Beppe Marotta, non si muoveranno e sono incedibili: «Non ci priviamo dei nostri campioni a meno che non ce lo chiedano loro», ha detto il dirigente bianconero ad inizio settimana. Ma nel caso in cui uno dei due dovesse improvvisamente fare le valigie, la Vecchia Signora non si farà trovare impreparata. Anzi. Sia il francese che il cileno sono giocatori difficilmente sostituibili, ma di alternative interessanti nel panorama internazionale ce ne sono tante. Una di queste è senza ombra di dubbio Axel Witsel.

DASVIDANIA - Il centrocampista belga, dopo tre anni al freddo e al gelo di San Pietroburgo, ha intenzione di cambiare aria, come conferma Riccardo Napolitano, agente della Universal Group che detiene il mandato per l'Italia: «Il ragazzo ha deciso di andare via dallo Zenit - ha detto in un'intervista a Ilsussidiario.net -. Vuole giocare in un club di maggiore livello rispetto a quello russo e confrontarsi in un campionato pieno di campioni. E l'Italia sarebbe una meta molto gradita». La Juve dunque resta alla finestra in attesa di capire se veramente Vidal si presenterà in corso Galileo Ferraris per chiedere di essere ceduto, forte di un accordo di massima con il Real Madrid, o se Pogba e Raiola si faranno ingolosire dai contratti multimilionari proposti da PSG o Manchester City. «Prevedo un'estate calda per Witsel - ha continuato Napolitano -. Credo che il Milan potrebbe spuntarla: sarebbe il grande colpo finale della campagna acquisti rossonera, ma piace tantissimo alla Juventus che lo ha sempre considerato la prima alternativa a Pogba o Vidal. Se uno dei due dovesse andare via allora i bianconeri tornerebbero immediatamente su di lui». D'altronde questi ultimi lo seguono già da quest'inverno e sono pronti ad intervenire in caso di necessità cercando magari uno sconto rispetto ai 35 milioni di euro chiesti dai russi.

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