NAPOLI - Manca poco: perché il progetto, in avvio, prevedeva cinque rinforzi. E il portiere è arrivato; e per il regista c’è già stato il ciak; e la vita da mediano è garantita; e pure il centrale sta lì, sistemato come un corazziere. Il mercato dalla A di Astori e di Allan, alla R di Reina, alla V di Valdifiori ha comunque altre caselle spalancate: perché poi è così che va, si parte in un modo e si è costretti a cambiare (ma non gli obiettivi). In ordine rigoroso d’interesse, il Napoli sa cosa serve, cosa vuole: un esterno basso - Vrsaljko (23) resta la soluzione ideale, altrimenti Hysaj (21) - e poi ancora un difensore e poi un mediano e, magari, ci fosse la possibilità ed una richiesta ritenuta più ragionevole, magari ci si accomoda ancora per Saponara.

FINE SETTIMANA - In genere è sacro, poi va a finire che qualcosa accada: intanto, si avvicina l’ora della firma di Allan (24), perché domenica arriverà il suo manager, Gustavo Arribia, che lunedì in compagnia di Claudio Vagheggi, il partner italiano, provvederà a chiudere il tormentone. Le società hanno già fatto tutto, hanno provveduto Giampaolo e Gino Pozzo e Aurelio De Laurentiis: dodici milioni cash all’Udinese, che si tiene Zapata in prestito per due anni, poi Britos dirottato al Watford ed il mediano brasiliano che va direttamente a Dimaro.

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